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Visualizzazione dei post da luglio, 2009

Lavoratori stranieri più sicuri: al via il progetto pilota in Lombardia

In controtendenza rispetto all'andamento generale del paese, gli infortuni sul lavoro ai danni dei lavoratori stranieri in Italia aumentano di anno in anno: 124.828 nel 2005 (13,3% sul totale nazionale), 129.303 nel 2006 (13,9%), 140.785 nel 2007 (15,4%) e 143.561 nel 2008 (16,4%). Tra le strategie messe in atto dall'INAIL per limitare questo fenomeno drammatico si distingue, dunque, per la sua particolare significatività il progetto "Lavorare sicuri", che prenderà il via domani a Brescia. Tra gli elementi che caratterizzano in modo rilevante l'iniziativa, innanzi tutto, spicca la regione scelta come sede "pilota": la Lombardia (in particolare le province di Bergamo e Brescia, dove nel 2007 si sono registrati rispettivamente 4.252 e 5.946 incidenti tra lavoratori immigrati), una delle aree nazionali dove questo genere di infortuni si verifica con particolare frequenza. "Il numero più elevato di incidenti tra i lavoratori stranieri dipende da fatto

In Italia scarsa tutela per i lavoratori di aziende in crisi trasferite

Il nostro paese non rispetta la direttiva europea del 2001 sulla tutela dei lavoratori in caso di trasfe-rimento di un’azienda in stato di crisi. Per questo i giudici europei hanno dunque accolto l’11 giugno scorso, il ricorso presentato dalla stessa Commissione europea contro la legge italiana del 1990. Inaccettabile per Bruxelles che con la legge italiana i lavoratori perdano il diritto al riconoscimento della loro anzianità, del trattamen-to economico, delle qualifiche professionali, nonché il diritto a prestazioni di vecchiaia derivanti dal regime di sicurezza sociale legale e il beneficio del mantenimento, per un periodo minimo di un anno, delle condizioni previste dal contratto di lavoro.

Allarme dall’ISPESL sugli attacchi di cuore fatali: la metà dei decessi avviene nei luoghi di lavoro

Ogni anno 60.000 persone muoiono per arresto cardiaco e la maggior parte dei decessi avviene durante il lavoro. Secondo i dati forniti dal 118 di Bologna per ogni morto sul lavoro per causa traumatica ce n'è almeno un altro che muore per arresto cardiaco in orario di lavoro. L'età media delle persone colpite è compresa fra i 37 e 59 anni. Per questo Ispesl e IRC Comunità, Gruppo Italiano per la Rianimazione Cardiopolmonare hanno firmato un accordo per facilitare la diffusione capillare della cultura dell'emergenza e del Primo Soccorso efficace. L'obiettivo è ridurre il numero dei morti sul lavoro, in particolare dei decessi avvenuti in seguito ad arresti cardiaci improvvisi, monitorando le diverse realtà lavorative interessate da questo fenomeno. Ispesl e IRC stanno lavorando insieme, sottolineando l'urgenza della modifica dei protocolli sanitari e l'introduzione del defibrillatore semiautomatico.

Fondazione "Sosteniamoli subito"

Fondazione "Sosteniamoli subito" L'Anmil Onlus ha dato vita alla Fondazione Anmil "Sosteniamoli subito", un ente di diritto privato di assistenza e di ricerca. Puoi aiutare la Fondazione tramite il conto corrente postale n. 71435580 intestato a Fondazione ANMIL “Sosteniamoli Subito Onlus” - Via A. Ravà, 124 - 00142 Roma oppure tramite il Conto Corrente bancario IBAN IT 86 X 03002 05271 0000 105857 52 intestato a Fondazione “Sosteniamoli subito” onlus Unicredit Banca - L.go Apollinaire - Roma EUR Lo scopo principale della Fondazione è quello di promuovere azioni assistenziali nei confronti delle vittime degli infortuni sul lavoro, offrendo in particolare un aiuto economico immediato ai superstiti dei caduti sul lavoro, quando essi siano in stato di bisogno e non abbiano sufficienti fonti di reddito per vivere, in attesa delle procedure di accertamento amministrativo e giudiziario previste dalla legge. La Fondazione, inoltre, svolge studi e ricerche, anche ist

PSC schede grafiche download

Art. 100 D. Lgs. 81/08 e allegato XV D. Lgs. 81/08. Il piano è lo strumento finalizzato all'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi, e le conseguenti procedure, gli apprestamenti e le attrezzature atti a garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori, nonché la stima dei relativi costi che non sono soggetti al ribasso nelle offerte delle imprese esecutrici. Il piano contiene altresì le misure di prevenzione dei rischi risultanti dalla eventuale presenza simultanea o successiva di più imprese o dei lavoratori autonomi ed è redatto anche al fine di prevedere, quando ciò risulti necessario, l'utilizzazione di impianti comuni quali infrastrutture, mezzi logistici e di protezione collettiva. Il piano è costituito da una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla complessità dell'opera da realizzare ed alle eventuali fasi critiche del processo di costruzione. Nei

Modulistica sicurezza da scaricare

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Modulistica sicurezza da scaricare : Designazioni addetti emergenze Elezione RLS Nomina RLST Consegna DPI Consultazione RLS Consegna Manuali DPI Informazione dei lavoratori etc..... Scarica Modulistica

Sicurezza Scuola

Difendere il diritto alla Sicurezza anche nelle scuole. L’ISPESL dedica una giornata alla prevenzione per far crescere in sicurezza tutti coloro che vivono ogni giorno l’ambiente scolastico. Per questo il 25 giugno l’Istituto ha organizzato, nell’ambito della sesta edizione del SANIT (Forum Internazionale della Salute Roma, Palazzo dei Congressi 23-26 giugno), un seminario rivolto a promuovere la divulgazione della cultura della sicurezza ed a capire come gli studenti, i docenti e il personale ATA percepiscono il rischio. “Risulta fondamentale – sottolinea il Direttore Generale dell’ISPESL, Umberto Sacerdote – avere fin dall’infanzia la giusta percezione del rischio e acquisire già nei primi anni di scuola nozioni sulla prevenzione, salute e sicurezza. Per questo l’ISPESL è da sempre attivo, anche in questo senso proponendo a studenti, insegnanti e dirigenti scolastici, le proprie linee guida sui corretti stili di vita; solo attraverso una corretta informazione, infatti, si potrà ri

Si continua a morire nei luoghi di lavoro per l'inosservanza della prevenzione

La tragedia sul lavoro di Riva Ligure (Imperia), dove hanno perso la vita i due operai impegnati all'interno di una vasca di depurazione, richiama ancora una volta l'attenzione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Nonostante siano frequenti le morti bianche e molte le leggi emanate al fine di evitare i numerosi incidenti sul lavoro (circa 1.200 decessi ogni anno), si continua a morire per inosservanza delle più elementari regole di prevenzione. "E' l’ennesimo grave incidente sul lavoro - afferma il commissario straordinario dell'ISPESL, il professore Antonio Moccaldi - in cui si ripetono in un sequenza drammatica eventi che evidenziano la mancanza di conoscenza delle procedure di lavoro in ambienti chiusi e nei quali può non essere nota a priori la qualità dell’aria. Peraltro stando alle prime fonti di agenzia l’incidente ha riguardato ancora una volta i lavoratori di una ditta esterna con lavori in appalto. I tragici fatti mettono in evidenza l’urgente

Strage Mineo, l'Ispesl

Strage Mineo, l'Ispesl: la strage dell' 11 giugno del 2008 poteva essere evitata. Gravi e sconcertanti irregolarità dietro la morte dei sei operai Come si apprende dal servizio mandato in onda dal Tg1 e realizzato dall'inviata Maria Grazia Mazzola, ad un anno dalla strage di Mineo, dove persero la vita sei operai, la procura della repubblica di Caltagirone chiude le indagini accertando gravi e sconcertanti responsabilità. "Le parole - afferma il commissario straordinario dell'Ispesl, Antonio Moccaldi - pronunciate dal procuratore Paolo Giordano al Tg1 nel corso dell'intervista rilasciata alla giornalista Maria Grazia Mazzola, non lasciano scampo agli equivoci: l'11 giugno del 2008 furono commesse gravi irregolarità che portarono alla assurda morte dei sei operai calati nel pozzetto dell'impianto di depurazione. Tragedia, anche questa, che poteva essere evitata". Stando alle indagini, il collegio dei consulenti tecnici ha accertato che in quei

La Camera approva come aggravante gli abusi sui luoghi di lavoro.

Lo prevede un emendamento del Pdl al testo sulla violenza sessuale approvato a voto segreto dall'Aula della Camera. Dunque scatteranno le circostanze aggravanti se il reato di violenza sessuale viene compiuto "in luoghi di lavoro, con abuso di relazioni di ufficio o di prestazione d'opera".

Allergie professionali: alcuni dati

Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da un aumento esponenziale dei soggetti affetti da patologie allergiche delle quali ben i ¾ interessano le vie respiratorie. Nella popolazione lavoratrice le allergie di origine professionale interessano più frequentemente sia la cute (eczemi) che le vie respiratorie (riniti ed asme). Pubblichiamo la newsletter INCA completa Scarica

Fiat piano formativo

La Fiat ha firmato con i sindacati un verbale di accordo in merito alla progettazione di un piano formativo sulla sicurezza del lavoro che coinvolgerà la totalità degli stabilimenti Fiat in Italia prima con un progetto pilota che interesserà solo alcune unità produttive, per circa 1.200 persone e che si concluderà entro gennaio 2010 e poi con una seconda fase formativa che interesserà tutti gli stabilimenti che terminerà nel 2011. Il piano formativo sarà finanziato attraverso l’accesso al conto formazione delle diverse aziende del gruppo Fiat costituito dal versamento ogni anno da parte aziendale, dello 0,30% del monte salario di ciascun dipendente al Fondo interprofessionale Fondimpresa costituito da Confindustria e CGIL, CISL e UIL. Sicuramente sarà necessario individuare prossimamente le sedi più utili per approfondire questo progetto formativo e le implicazioni e gli sviluppi che potranno determinarsi, per l’oggi riteniamo che abbia un valore positivo perché realizza una inversione

RACCOLTA CHECK LIST APPLICATIVE

RACCOLTA CHECK LIST APPLICATIVE CON RIFERIMENTO A : MANUALE TECNICO - OPERATIVO PER LA DEFINIZIONE DELLA POLITICA DELLA SICUREZZA E PER L’ATTUAZIONE DI UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO in relazione ai previsti del nuovo testo unico per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro d lgs 81 del 09.04.2008. * Scarica CHECK LIST APPLICATIVE

Rassegna giurisprudenza 2009

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Il 2008 è stato un anno particolarmente importante per la sicurezza del lavoro sia dal punto di vista normativo, sia dal punto di vista giurisprudenziale. Si spiega in questo quadro l’emanazione del D Lgs 81 9 aprile 2008 ( Testo Unico delle norme in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ) e la ricca giurisprudenza, in particolare della Corte di Cassazione, idonea a fornire agli operatori molti punti di riferimento per il governo della materia. Il tema principale affrontato dalla giurisprudenza riguarda l’individuazione dei soggetti destinatari degli obblighi o dei compiti in materia di sicurezza del lavoro, cioè gli autori dei possibili reati in tale ambito. Oggi questo tema ha assunto ancora maggiore importanza rispetto al passato a seguito dell’introduzione della cosiddetta responsabilità amministrativa delle imprese. In caso di omicidio colposo o di lesioni personali colpose gravi o gravissime che siano state commesse con violazione delle norme antinfortu

Guida al confronto nuova Direttiva Macchine

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Il 29 dicembre del 2009 entra in vigore in tutta Europa la nuova direttiva macchine 2006/42/CE in sostituzione della direttiva 98/37/CE. I cambiamenti sono molteplici e non tutti evidenti. E’ in preparazione presso la Commissione Europea una guida per chiarirne il contenuto. A maggio 2008 è stata presentata una pubblicazione sulla Nuova Direttiva Macchine edita da ETUI-REHS (European Trade Union Institute for Research, Education, Health and Safety) e dal KAN (Commission for Occupational Health and Standardization). Essa mette a confronto il testo inglese della nuova direttiva con il corrispondente testo della direttiva 98/37/CE, e si è rivelata uno strumento di facile consultazione assai utile anche in occasione della revisione delle norme armonizzate per l’adeguamento ai nuovi requisiti. Si è ritenuto opportuno, pertanto, elaborare un documento analogo per il confronto delle versioni italiane delle due direttive, tenendo conto delle esperienze maturate in Italia nell’applicazione dell