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Visualizzazione dei post da febbraio, 2010

accordo di collaborazionecultura della salute e della sicurezza

Il Presidente di Federambiente, Daniele Fortini ed il Presidente dell' INAIL, Marco Fabio Sartori hanno sottoscritto un importante accordo di collaborazione cultura della salute e della sicurezza nel settore dell'igiene ambientale . finalizzato a svolgere un'azione congiunta che favorisca le azioni di prevenzione e contribuisca a diffondere la cultura della salute e della sicurezza nel settore dell'igiene ambientale . Federambiente - che con la recente intesa  raggiunta con le Organizzazioni Sindacali ha dato vita ad un Fondo Nazionale per la sicurezza -  attraverso questo accordo con l'INAIL, intende porre ancora una volta la sicurezza sul lavoro al centro dei propri obiettivi, rafforzando l'informazione e la formazione dei lavoratori del settore ambientale sugli eventuali rischi connessi alla complessa attività svolta. L' INAIL , come previsto dal Decreto Legislativo 81/2008, è destinatario, tra le altre, delle funzioni di formazione, informazio

Sicurezza, lavoro nero, immigrazione

Per gli immigrati irregolari è più facile trovare lavoro, ma si tratta quasi sempre di lavoro nero, pagato meno e con turni più pesanti. Lo rivela l'indagine "S icurezza, lavoro nero, immigrazione " condotta da Tito Boeri per la Fondazione De Benedetti e l'Università Bocconi di Milano. L'economista ha anticipato i primi risultati (ma i dati sono ancora in lavorazione) intervenendo al Forum nazionale salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, organizzato venerdì a Bologna dalla Fondazione Alma Mater. La percentuale degli irregolari che lavorano si avvicina al 90%, ed è superiore a quella dei regolari (comunque sopra l'80%). Nel 68,2% dei casi, però, chi non ha i documenti è soggetto a lavoro nero. "Il 40% degli irregolari guadagna meno di 5 euro all'ora, mentre fra i regolari la percentuale scende al 10%", spiega Boeri, "ma chi non è in regola fa turni più pesanti: il 38,1% ad esempio lavora di notte". L'indagine, secondo l'econom

professionista incaricato di operare per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro

Formare - attraverso un percorso integrato - la figura del "safety manager", ovvero un professionista incaricato di operare per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro . E' quanto prevede un progetto pilota frutto del protocollo d'intesa firmato recentemente da Regione Toscana, INAIL, Università di Firenze, Siena e Pisa, organizzazioni sindacali, Ance, Cna, Confartigianato e Api. ''E' il primo progetto del genere in Italia", ha detto Eduardo Bruno, presidente della Commissione speciale lavoro del Consiglio regionale che lo ha promosso. "Ha un carattere fortemente innovativo e abbiamo già aperto un tavolo con alcune realtà del Parlamento e del governo che si occupano di sicurezza per fare in modo che diventi un progetto pilota anche a livello nazionale. La Regione Toscana si candida ad attuarlo". La giunta regionale - sempre con la collaborazione di INAIL Toscana - ha destinato a questa iniziativa 180mila euro per il triennio 2009/201

sanità elettronica sotto la lente del Garante

Carte di credito, banche, sanità elettronica sotto la lente del Garante Varato il piano ispettivo per il primo semestre 2010. Nello scorso anno applicate sanzioni per circa 1.600.000 euro Banche, carte di credito, fascicolo sanitario elettronico, vendita di banche dati per finalità di marketing, sistema informativo del fisco, enti previdenziali. E' su questi delicati settori e sulle modalità con le quali vengono trattati i dati personali di milioni di cittadini italiani che si concentrerà l'attività di accertamento del Garante per la privacy nei primi sei mesi dell'anno. Il piano ispettivo appena varato prevede specifici controlli, sia nel settore pubblico che in quello privato, anche riguardo all'adozione delle misure di sicurezza, alla durata di conservazione dei dati, all'informativa da fornire ai cittadini, al consenso da richiedere nei casi previsti dalla legge. Oltre 250 gli accertamenti ispettivi programmati che verranno effettuati anche in collaborazione c

Amministratore di sistema: ruolo e rilevanza penale

Gli Amministratori di sistema presi in considerazione dall'Autorità sono sia le " figure professionali finalizzate alla gestione e alla manutenzione di un impianto di elaborazione o di sue componenti " sia le " figure equiparabili dal punto di vista dei rischi relativi alla protezione dei dati, quali gli amministratori di basi di dati, gli amministratori di reti e di apparati di sicurezza e gli amministratori di sistemi software complessi ". Essi, continua il Provvedimento, svolgono " attività tecniche quali il salvataggio dei dati (backup/recovery ), l'organizzazione dei flussi di rete, la gestione dei supporti di memorizzazione e la manutenzione hardware " che "comportano, infatti, in molti casi, un'effettiva capacità di azione su informazioni che va considerata a tutti gli effetti alla stregua di un trattamento di dati personali ; ciò anche quando l'amministratore non consulti in chiaro le informazioni medesime ".

nomina di Amministratore di Sistema

    *  Assegnare la nomina di Amministratore di Sistema dopo attenta valutazione di esperienza, capacità e affidabilità del soggetto designato;     * Prevedere, in fase di nomina, l’elenco degli ambiti di operatività consentiti all’Amministratore di Sistema;     * Riportare sul DPS l’elenco degli estremi identificativi degli Amministratori di Sistema e le funzioni a loro attribuite (se accedono a dati personali dei lavoratori, il titolare del trattamento deve rendere noti gli estremi dell’Amm. di Sistema ai lavoratori nel modo ritenuto più idoneo);     * Verificare annualmente le attività svolte dall’Amministratore di Sistema in relazione al rispetto delle misure di sicurezza previste dal DPS;     * Prevedere la registrazione degli accessi dell’Amministratore di Sistema al sistema e agli archivi. Tali registrazioni devono comprendere riferimenti temporali, riferimento all’evento che le ha generate e devono essere conservate almeno per sei mesi.

Privacy Amministratore di sistema

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     1. ai sensi dell'art. 154, comma 1, lett. h) del Codice, nel segnalare a tutti i titolari di trattamenti di dati personali soggetti all'ambito applicativo del Codice ed effettuati con strumenti elettronici la particolare criticità del ruolo degli amministratori di sistema, richiama l'attenzione dei medesimi titolari sull'esigenza di valutare con particolare attenzione l'attribuzione di funzioni tecniche propriamente corrispondenti o assimilabili a quelle di amministratore di sistema (system administrator), amministratore di base di dati (database administrator) o amministratore di rete (network administrator), laddove tali funzioni siano esercitate in un contesto che renda ad essi tecnicamente possibile l'accesso, anche fortuito, a dati personali. Ciò, tenendo in considerazione l'opportunità o meno di tale attribuzione e le concrete modalità sulla base delle quali si svolge l'incarico, unitamente alle qualità tecniche, professionali e di condotta de