Garantire una migliore qualità della vita

Garantire una migliore qualità della vita, tutelando - in nome di una più agevole conciliazione - le esigenze professionali con quelle familiari. Gli asili aziendali si affermano come un'esigenza per il 47% dei lavoratori: è quanto è emerso da una recente indagine condotta da Astraricerche che ha indagato i "desiderata" di 883 dipendenti. Le strutture di accoglienza per i bambini figurano, così, al terzo posto: in pole position, infatti, rimangono i buoni pasto (57%) e la mensa aziendale (54%).


Tra i vantaggi: i minori tempi di rientro dopo la maternità. Tra i vantaggi evidenziali in merito agli asili aziendali - rispetto a quelli comunali, che comportano lunghe liste d'attesa - la loro collocazione in prossimità (se non nello stesso edificio) del posto di lavoro di uno dei genitori. Una soluzione, questa , che va incontro soprattutto alle neo-mamme che, se agevolate nella gestione dei propri figli, riescono a ridurre i tempi di rientro in azienda dopo il periodo di congedo a seguito del parto. Non manca, tuttavia, chi ha rilevato come questa tipologia di sostegno rappresenti anche un'occasione per promuovere un miglioramento del clima sul posto di lavoro e dell'immagine dell'azienda.

E nel privato c'è chi si attiva. Che il problema sia dolente è cosa nota: in generale, rispetto ai paesi a noi più vicini, siamo già molto indietro con gli asili comunali. Basta pensare che se a livello europeo il 33% dei bimbi trova posto nei nidi, l'Italia si ferma poco sopra il 22%. Ma, nelle realtà private, c'è chi si sta già attivando in merito. Intesa Sanpaolo per esempio - dopo avere aperto nel 2005 un asilo a Milano e nel 2010 uno a Firenze - si appresta ad inaugurarne altri due: il 16 settembre a Napoli e il 30 settembre a Torino, nel polo di Moncalieri. Ancora, la Microsoft ha da poco inaugurato a Milano una nuova sede aziendale dal nome "Innovation campus" che, oltre a rispettare tutti i criteri di sostenibilità ambientale, si è dotata anche di palestra, asilo nido e scuola materna. Telecom Italia, invece, conta nove asili nido aziendali presenti presso le sedi di Roma (tre unità), Torino, Milano, Ancona, Napoli, Catanzaro e Palermo, e da poco ha attivato tre convenzioni con altrettanti asili esterni a Roma, Napoli e Padova.

L'esperienza dell'INAIL. Sul fronte pubblico spicca, invece, l'esperienza dell'INAIL che, già dal 2006, presso la sede centrale di Piazzale Pastore, a Roma, ha creato il micronido "Naso all'insù". Capace di ospitare una trentina di bambini tra i tre mesi e i tre anni, la struttura è stata progettata dall'architetto Bruno Quagliani, della Consulenza tecnica per l'edilizia INAIL, ed è stata resa operativa nell'ambito de progetto "Antares", promosso dal Comitato della Pari opportunità dell'Istituto e recepito con protocollo di intesa del 12 ottobre 2004 siglato tra l'INAIL e il ministero delle Pari opportunità.

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