Incidenti sul lavoro, crolla ponteggio
Due operai che stavano effettuando lavori di ristrutturazione sulla facciata di un palazzo all'angolo tra via Val di Lanzo e viale Tirreno - nel quartiere Montesacro a Roma - sono precipitati venerdì mattina da un braccio mobile. Si tratta di due cittadini macedoni di 23 e 30 anni.
Feriti gravemente, sono stati trasportati entrambi in codice rosso in ospedale. Sono caduti da un’altezza di circa 8 metri e secondo testimoni hanno riferito stavano lavorando senza casco. Al momento dell'arrivo dei soccorsi, però due caschi gialli facevano bella mostra su un muretto accanto al cantiere.
TINTEGGIATURA - I due operai erano giunti sul luogo con un camion attrezzato e stavano tinteggiando le mure esterne di un edificio quando, intorno alle 9, è crollato il «cestello» su cui erano saliti per raggiungere le parti alte della facciata da dipingere. Gli operai sono stati trasportati dal 118 ai vicini ospedali Pertini e Umberto I. Sul posto sono intervenuti gli ispettori del lavoro per verificare le misure di sicurezza e le cause dell'incidente, la polizia municipale e i carabinieri della stazione di Città Giardino, che indagano sulla vicenda. Da una prima ricostruzione all'origine dell'incidente sul lavoro ci sarebbe il cedimento del braccio mobile sopraelevato, dopo che le basi del camion che lo reggeva sarebbero sprofondate per un avvallamento del terreno.
VIOLATE NORME SICUREZZA - I sindacati accusano: violate le norme di sicurezza. «Dai primi rilievi sulla dinamica del grave incidente avvenuto nel cantiere di Montesacro, emerge una pesante responsabilità a carico dell’impresa, la C. S. Appalti», dichiara Francesco Sannino, segretario generale Feneal Uil Roma. «I due operai sono precipitanti da un ponteggio mobile a causa della messa in opera non appropriata del medesimo - continua -. In altre parole, il ponteggio, a differenza di quanto previsto dalla normativa, era posizionato su terreno in pendenza piuttosto che pianeggiante».
La sistemazione errata, avrebbe «determinato la precipitazione dei due operai». E Feneal Uil insiste: «Siamo purtroppo in presenza della tristemente nota mancanza di applicazione delle più elementari norme di sicurezza e della carenza di formazione adeguata da parte di chi presume di poter fare impresa in edilizia. Si continuano a scaricare senza vergogna i costi di un simile scenario, pesantemente aggravato dalla crisi, sul lavoro e sul valore inalienabile della salute e della vita umana».
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Le vittime non indossavano i caschi protettivi. A riferirlo sono stati alcuni testimoni, che per primi hanno prestato i soccorsi: "Abbiamo sentito improvvisamente un boato, ma già precedentemente avevamo notato che quei ponteggi, che gli operai stavano smontando dopo aver verniciato la facciata di un edificio, erano traballanti". "Prima del crollo - hanno detto ancora i testimoni - sul ponteggio erano in cinque e tutti stranieri, ma tre di loro sono riusciti a saltare e a mettersi in salvo".
Secondo quanto riferito dal proprietario della ditta, a cedere sarebbe stato il pavimento su cui erano stati montati i ponteggi, a causa delle infiltrazioni di acqua dovute alle ultime piogge. Sul posto sono comunque intervenuti gli ispettori del lavoro per verificare le misure di sicurezza e le cause dell'incidente e i carabinieri della stazione di Città Giardino.
Dai primi riscontri, i due operai avevano un contratto in regola.
Immediato l’arrivo dei paramedici del 118 che hanno soccorso i due macedoni trasportandoli con urgena ai vicini ospedali Pertini e Umberto I. Sul posto giunti subito anche i carabinieri della stazione di Città Giardino e gli ispettori del lavoro. Mentre i primi effettuano un sopralluogo per determinare con precisione la dinamica degli eventi, gli altri sono intervenuti per verificare le misure di sicurezza e le cause dell’incidente.