- Dispense VVF
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Pubblichiamo le dispense dei VVF aggiornate
Il fascicolo è distinto in cinque diverse sezioni
Indice generale, programmi dei corsi e introduzione
da pag. 3 a pag. 9
L’incendio e la prevenzione incendi
da pag. 10 a pag. 47
La protezione antincendio
da pag. 48 a pag. 75
Procedure da adottare in caso di incendio
da pag. 76 a pag. 111
Esercitazioni pratiche
da pag 112 a pag. 124
CONTENUTI MINIMI DEI CORSI DI FORMAZIONE
I
contenuti minimi e la durata dei corsi di formazione sono riportati
nell¿allegato IX del Decreto del Ministero dell¿Interno 10.03.1998
Classificazione delle attività:
1) Attività a rischio di incendio elevato (modulo di n°. 16 ore)
Rientrano
in tale categoria di attività i luoghi di lavoro che presentano un
livello di rischio di incendio più elevato, a causa del quantitativo e
della natura delle sostanze in lavorazione o in deposito, che in caso di
incendio possono determinare danni gravi alle persone, dell'elevato
numero delle persone presenti, della permanenza di persone impedite
nella loro mobilità, nonché a causa della conformazione degli ambienti
di lavoro tale da comportare difficoltà in caso di evacuazione.
A titolo esemplificativo e non esaustivo si riporta un elenco di attività da considerare a rischio di incendio elevato:
-attività a rischio di incidente rilevante;
-fabbriche e depositi di esplosivi;
-centrali termoelettriche;
-impianti di estrazione di oli minerali e gas combustibili;
-impianti e laboratori nucleari;
-depositi al chiuso di materiali combustibili aventi superficie superiore a 20.000 mq.;
-attività commerciali ed espositive con superficie aperta al pubblico superiore a 10.000 mq.;
-scali aeroportuali, stazioni ferroviarie con superficie, al chiuso, aperta al pubblico, sup. a 5.000 mq, metropolitane;
-alberghi con oltre 200 posti letto;
-ospedali, case di cura e case di ricovero per anziani;
-scuole di ogni ordine e grado con oltre 1000 persone presenti;
-uffici con oltre 1000 dipendenti;
-cantieri
temporanei o mobili in sotterraneo per la costruzione, manutenzione e
riparazione di gallerie, caverne, pozzi ed opere simili di lunghezza
superiore a 50 m;
-cantieri temporanei o mobili ove si impiegano esplosivi.
2) Attività a rischio di incendio medio ( modulo di n°. 8 ore)
Rientrano in tale categoria di attività i luoghi di lavoro compresi nell'allegato I al D.P.R. 01 agosto 2011 n. 151, con esclusione delle attività di cui al precedente punto 1.
3) Attività a rischio di incendio basso (modulo di n°. 4 ore)
Rientrano
in tale categoria le attività non ricomprese nei precedenti punti 1 e
2, per le quali si può ritenere che i fattori di rischio, che possono
determinare l'insorgere di un incendio e le conseguenze, siano limitati.
CORSI DI AGGIORNAMENTO PERIODICO DEGLI ADDETTI ANTINCENDIO
I
contenuti minimi e la durata dei corsi di aggiornamento sono
riportati nella Circolare del Ministero dell'Interno n. 12653 del
23.02.2011.
Scarica Supporto didattici lotta antincendio e gestione emergenze :
- Aziende autorizzate ad effettuare i lavori sotto tensione
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Quarto elenco, di cui al punto 3.4 dell'allegato I del decreto del 4 febbraio 2011, dei "soggetti formatori" e delle "aziende autorizzate" ad effettuare i lavori sotto tensione
Decreto Direttoriale 21 luglio 2014
Quarto
elenco, di cui al punto 3.4 dell'allegato I del decreto del 4 febbraio
2011, dei "soggetti formatori" e delle "aziende autorizzate" ad
effettuare i lavori sotto tensione di cui all'articolo 82, comma 1,
lettera c), del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 come modificato
e integrato dal Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106.
Si
rende noto che, in data 21 luglio 2014, con Decreto Dirigenziale è
stato emanato il quarto elenco, di cui al punto 3.4 dell'allegato I del
decreto del 4 febbraio 2011, dei "soggetti formatori" e delle "aziende
autorizzate" ad effettuare i lavori sotto tensione di cui all'articolo
82, comma 1, lettera c), del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81
come modificato e integrato dal Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n.
106.
Aziende autorizzate ad effettuare i lavori sotto tensione
- DECRETO LEGISLATIVO 4 luglio 2014, n. 102
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Il
presente decreto, in attuazione della direttiva 2012/27/UE e nel
rispetto dei criteri fissati dalla legge 6 agosto 2013, n. 96,
stabilisce un quadro di misure per la promozione e il miglioramento
dell'efficienza energetica che concorrono al conseguimento
dell'obiettivo nazionale di risparmio energetico indicato
all'articolo 3. Il presente decreto, inoltre, detta norme finalizzate a
rimuovere gli ostacoli sul mercato dell'energia e a superare le
carenze del mercato che frenano l'efficienza nella fornitura e negli
usi finali dell'energia.
Nel Titolo II si
stabiliscono le misure di Efficienza nell'uso dell'energia (art. 4-9) ,
al Titolo III le misure di Efficienza nella fornitura dell'energia
(artt. 10-11), mentre sono dettate Disposizioni orizzontali (artt 12-16
- Titolo IV) e Finali (Titolo V)
All'ENEA
(art. 4) il compito di elaborare una proposta di interventi di
medio-lungo termine per il miglioramento della prestazione energetica
degli immobili, da sottoporre al Ministro dello sviluppo economico e al
Ministro dell'ambiente, sentiti il Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti e il Ministro dell'istruzione, dell'università e della
ricerca, d'intesa con la conferenza unificata.
DECRETO LEGISLATIVO 4 luglio 2014, n. 102
- decreto palchi, nuova procedura d’infrazione,
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-
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Organizzata da DGUV, l’Istituto tedesco di assicurazione contro gli infortuni, in collaborazione con ILO
(Organizzazione Internazionale del Lavoro) e ISSA (Associazione
Internazionale di Sicurezza Sociale), la manifestazione, che si tiene
ogni tre anni, è un forum di altissimo livello e prestigio
internazionale in cui tecnici e professionisti della sicurezza sul
lavoro si incontrano e si confrontano sui più recenti sviluppi in tema
di prevenzione dei rischi professionali. Il tema individuato per questa
ventesima edizione, “Condividere una visione per una prevenzione sostenibile”,
vuole invitare ad affrontare le questioni di maggiore attualità legate
al benessere lavorativo attraverso un approccio di tipo olistico, che
raccordi e integri in maniera congiunta gli aspetti della salute, della
riabilitazione e dell’occupabilità dei lavoratori.
Oltre 4mila partecipanti da tutto il mondo per riflettere sulle migliori strategie di prevenzione.
La
salute e la sicurezza sul lavoro, con la riduzione degli infortuni e
delle malattie professionali, costituiscono una delle grandi sfide del
nostro tempo. Secondo i dati ILO, più di due milioni di persone muoiono
ogni anno nel mondo a seguito di un incidente sul lavoro o di una
patologia lavorativa, senza contare il numero dei lavoratori esposti a
rischi e pericoli frequenti. A riflettere su questi dati, nel corso dei
lavori della assise congressuale, saranno più di 4mila partecipanti
provenienti da un centinaio di Paesi. Il Congresso è articolato in sei
sessioni specialistiche, trenta simposi su temi specifici e un Forum
globale per la Prevenzione, tutti centrati sui tre grandi temi
selezionati: cultura della prevenzione - strategie di prevenzione -
visione zero; sfide della salute sul lavoro; diversità nel mondo del
lavoro. Oltre a questi spazi di studio e di riflessione, non mancheranno
alcuni momenti di applicazione pratica sul campo, come la visita ad
alcune imprese operanti in diversi settori, dalla logistica ai
trasporti, dalla chimica farmaceutica al settore bancario, e all’analisi
dei rispettivi sistemi di gestione della sicurezza adottati al loro
interno. Infine, a margine del Congresso, si svolgerà come di consueto
il Festival Internazionale dei film e dei prodotti multimediali, che
proporrà all’uditorio mondiale dei partecipanti le ultime produzioni in
audio e video grafica realizzate dalle diverse istituzioni presenti. Le
migliori saranno premiate da una giuria di esperti.
Dalla sicurezza delle macchine agli incentivi alle imprese, i progetti dell’Inail alle sessioni e al Forum.
Al
Congresso di Francoforte l’Inail sarà presente con una delegazione
tecnica, composta di tecnici e funzionari di diverse direzioni e
strutture dell’Istituto, che presenteranno i progetti più recenti messi a
punto dall’Ente. In particolare, Cristiano De Luca, della Direzione
Centrale Prevenzione, interverrà nel simposio “Lavoro e Sicurezza negli
ambienti di lavoro: raggiungere gruppi vulnerabili” con un contributo
relativo al progetto “Responsabilità è Sicurezza sul lavoro” finalizzato
a promuovere l’integrazione socio-lavorativa degli stranieri
immigrati. All’esperienza sviluppata dall’Inail sulla sicurezza delle
macchine, con la presentazione di due software per la determinazione
delle distanze minime di sicurezza, è dedicata la proposta di Luciano
Di Donato, della Direzione Ricerca, Dipartimento innovazioni
tecnologiche e sicurezza degli impianti prodotti ed insediamenti
antropici, che sarà illustrata nella sessione del Forum per la
Prevenzione dedicata alle tematiche della sicurezza sui luoghi di
lavoro. Sempre nel Forum, saranno presentati i contenuti della ricerca
scientifica multidisciplinare tesa all’individuazione di linee guida
per la prevenzione dei rischi nei sistemi di gestione della sicurezza
in una prospettiva di genere. Il rapporto, elaborato congiuntamente dal
CUG - Comitato Unico di Garanzia Inail, dalla Direzione Regionale
Toscana e dall’Università di Pisa, verrà illustrato da Antonella Ninci
(CUG Inail). Il contributo dal titolo “Percezione delle possibili
implicazioni dei ‘lavori verdi’ e la salute sul lavoro: risultati di
un’indagine Inail”, presentato da Diana Gagliardi (Settore Ricerca,
Dipartimento medicina ed epidemiologia e igiene del lavoro e ambientale,
al Forum per la Prevenzione, introdurrà un’analisi della percezione
del rischio emergente da parte dei principali protagonisti del settore
dei ‘green Jobs’. Un pericolo finora poco conosciuto e investigato, su
cui istituzioni, organizzazioni sindacali e associazioni di categoria,
imprese e ricercatori, interpellati tramite un questionario online,
hanno avuto modo di pronunciarsi. Oltre a questa ricerca, lo stesso
Dipartimento offrirà un altro contributo, accettato come poster, che
presenterà i risultati di un rapporto dell’Istituto su salute e
sicurezza a scuola dal punto di vista ergonomico. Altri due
professionisti dell’Istituto, infine, Giovanni Fabrizi (Dipartimento
medicina ed epidemiologia e igiene del lavoro e ambientale) e Barbara
Manfredi (Direzione Centrale Prevenzione) prenderanno parte al Congresso
di Francoforte. Fabrizi parteciperà alla riunione del gruppo di lavoro
ISSA-OEL (Occupational Exposure Limits) della sezione Chimica
dell’ISSA, mentre Manfredi interverrà al simposio organizzato dall’ISSA
sul tema degli incentivi alle imprese (Economic incentives), in cui
l’Inail è stata invitata a presentare la propria esperienza. In un
consesso di respiro internazionale, si confronteranno i sistemi
incentivanti presenti in vari Paesi oltre all’Italia, fra cui Germania,
Canada e Francia. Nel simposio porteranno la loro testimonianza anche i
rappresentanti di alcune imprese, per consentire alla platea dei
partecipanti di acquisire un punto di vista più completo su questo tema.
Francoforte dal 24 al 27 agosto 2014
Link della manifestazione
fonte inail
- Convegno SAFAP
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Convegno SAFAP sul tema della “Sicurezza ed affidabilità delle attrezzature a pressione”,
proposto con cadenza biennale a partire dal 2004 e ormai giunto alla
sesta edizione, si configura come il più rilevante appuntamento
nazionale di confronto tecnico-scientifico del settore e, come tale,
particolarmente atteso.
Le sessioni tematiche
saranno dedicate ai vari aspetti della vita delle attrezzature a
pressione, dalla progettazione alla fabbricazione, dall’ispezione alla
manutenzione; a conclusione del Convegno, si terrà un workshop dedicato
alla presentazione dei lavori di normazione elaborati ed in progress
in ambito nazionale.
L’introduzione al Convegno verrà tenuta
dalle più autorevoli figure dell’INAIL e le considerazioni di carattere
politico e strategico sull’impa tto che il settore determina a livello
nazionale e internazionale saranno sviluppate dalle più qualificate
espressioni degli ambiti istituzionali, accademici e industriali.
A
seguire, verranno presentate alcune relazioni particolarmente utili a
rappresentare, sotto diversi punti di vista, il contesto, le
implicazioni, le problemati che e gli scenari a breve - medio termine.
14 - 15 Ottobre 2014
Programma (.pdf - 790 kb)
- DECRETO LEGISLATIVO 4 luglio 2014, n. 102
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DECRETO LEGISLATIVO 4 luglio 2014, n. 102
Attuazione
della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le
direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e
2006/32/CE. (14G00113) (GU Serie Generale n.165 del 18-7-2014)
note: Entrata in vigore del provvedimento: 19/07/2014
Il
presente decreto, in attuazione della direttiva 2012/27/UE e nel
rispetto dei criteri fissati dalla legge 6 agosto 2013, n. 96,
stabilisce un quadro di misure per la promozione e il miglioramento
dell'efficienza energetica che concorrono al conseguimento
dell'obiettivo nazionale di risparmio energetico indicato
all'articolo 3. Il presente decreto, inoltre, detta norme finalizzate a
rimuovere gli ostacoli sul mercato dell'energia e a superare le
carenze del mercato che frenano l'efficienza nella fornitura e negli
usi finali dell'energia.
Nel Titolo II si
stabiliscono le misure di Efficienza nell'uso dell'energia (art. 4-9) ,
al Titolo III le misure di Efficienza nella fornitura dell'energia
(artt. 10-11), mentre sono dettate Disposizioni orizzontali (artt 12-16
- Titolo IV) e Finali (Titolo V)
All'ENEA (art. 4) il
compito di elaborare una proposta di interventi di medio-lungo termine
per il miglioramento della prestazione energetica degli immobili, da
sottoporre al Ministro dello sviluppo economico e al Ministro
dell'ambiente, sentiti il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
e il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca,
d'intesa con la conferenza unificata.
DECRETO LEGISLATIVO 4 luglio 2014, n. 102
- Decreto ministeriale 16 luglio 2014 prevenzione incendi
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Ai fini della prevenzione incendi,
allo scopo di raggiungere i primari obiettivi di sicurezza
relativi alla salvaguardia delle persone e alla tutela dei beni
contro i rischi di incendio, le attivita' sono realizzate e
gestite in modo da:
a) minimizzare le cause di incendio;
b) garantire la stabilita' delle strutture portanti al fine di
assicurare il soccorso agli occupanti;
c) limitare la produzione e la propagazione di un incendio
all'interno dei locali o edifici;
d) limitare la propagazione di un incendio ad edifici o locali contigui;
e)
assicurare la possibilita' che gli occupanti lascino i locali e gli
edifici indenni o che gli stessi siano soccorsi in altro modo;
f) garantire la possibilita' per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza.
Decreto ministeriale 16 luglio 2014
- Percezione del rischio
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Una
durata compresa tra i 20 e i 30 minuti, con un brainstorming sulla
percezione del rischio nei giovani diviso in due fasce, dai 18 ai 21 e
dai 21 ai 24 anni, con la relativa contestualizzazione dei fattori di
incidenza sul fenomeno percettivo; una breve presentazione di casi di
alcuni giovani infortunati, anche mortalmente, in occasione di
incidenti sul lavoro e la visione di alcuni corti di ‘Napo’, l’eroe
animato della sicurezza sul lavoro, le cui storie sono adattate per il
pubblico italiano dai professionisti dell’Inail. E’ strutturato così il
seminario “Percezione del rischio in ambiente di vita e di lavoro per i
giovani”, tenuto da Ilaria Rossi, del settore Ricerca dell’Inail, in
programma mercoledì 27 agosto alle 12 (con replica il giorno seguente
alla stessa ora) presso la saletta workshop della ‘Casa del Welfare’
(padiglione A1, stand 03), lo spazio informativo allestito dal
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con
Inps, Inail, Covip, Italia Lavoro e Isfol, nell’ambito degli
appuntamenti del Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini.
Un
breve corto sulla consapevolezza di rischi e pericoli. Oltre al
workshop sulla percezione del rischio, è in programma, giovedì 28
agosto alle 12, anche il seminario ‘L’angioletto della sicurezza,
curato da Rossella Continisio, professionista della Contarp Regionale
Campania. Il seminario è incentrato intorno alla visione del cartone
animato “Un giorno ‘DA PIERINO’ (in tutta sicurezza)”, della durata di
10 minuti, pensato e realizzato dalla Direzione Regionale Campania per
gli alunni delle scuole primarie allo scopo di contribuire allo
sviluppo della loro consapevolezza sui rischi presenti negli ambienti
di vita e di lavoro. Inoltre esso è arricchito da 4 files di
approfondimento su alcune tematiche chiamati ‘bollini’. Nel video viene
descritta la giornata tipo di un bambino che affronta i pericoli
quotidiani con tono spavaldo, aiutato tuttavia da un ‘angioletto’ che
avrà cura di badare alla sua sicurezza e di mostrare i comportamenti
sbagliati indicando le opportune soluzioni. I ‘bollini’, che sono
visibili direttamente dal corto durante la sua riproduzione o
richiamabili direttamente dal menu, forniscono l’approfondimento su 4
tematiche di grande interesse: l’igiene primaria, l’elettricità in
casa, il corretto comportamento in auto e le sostanze chimiche
pericolose presenti in casa.
Mai ‘abbassare la
guardia’ sulla sicurezza, specialmente tra i giovani. Prendendo le
mosse dalla crisi economica internazionale, che ha colpito il mondo del
lavoro e in particolare i giovani, i seminari intendono rivolgersi
proprio ai numerosi ragazzi che tradizionalmente affollano a fine
agosto i padiglioni fieristici della cittadina adriatica. Ad essi, a
livello nazionale, guarda anche il Piano nazionale di ‘Garanzia
Giovani’, promosso dal governo per lanciare e sostenere programmi di
sostegno alle politiche giovanili utili per la creazione di nuove
opportunità lavorative, a cui faranno riferimento le iniziative
presentate all’interno della ‘Casa del Welfare’. Proprio all’interno di
questo orientamento governativo è necessario, dunque, continuare a non
“abbassare la guardia” nei confronti degli infortuni, compresi quelli
che avvengono su strada, e dei danni che possono derivare alla salute
dei lavoratori in età giovane a causa di inesperienza e di carenza di
un’adeguata formazione e informazione sui rischi lavorativi.
Servizi
e informazioni disponibili presso la ‘Casa del Welfare’. Come già per
altre rassegne e manifestazioni fieristiche nazionali, come da ultimo
ForumPA a Roma e ‘Luci sul lavoro’ a Montepulciano, l’Inail è presente
nello stand istituzionale “Casa del Welfare”, per offrire al pubblico
giovanile del Meeting e agli altri ospiti della manifestazione,
informazioni integrate e condivise su promozione dei servizi in campo
formativo e imprenditoriale, assicurativo e previdenziale, riabilitativo
e assistenziale
- Decreto palchi, interministeriale 22 luglio 2014
noreply@blogger.com (Lilino Albanese)
Nel
documento le corrette modalità operative per operare in sicurezza. Il
gruppo di lavoro voluto dal ministero ha provveduto, così, a redigere
un documento tecnico utile a indicare delle corrette modalità operative
per il montaggio e smontaggio dei grandi palchi e i cui contenuti sono
adesso confluiti nel dm 22 luglio 2014 di recente pubblicazione.
Il provvedimento – come sancito dal “decreto del fare” – indica le
modalità con cui le disposizioni del titolo IV del “Testo Unico” che
regolamenta la sicurezza nel cantieri temporanei e mobili si applicano
anche agli specifici settori degli spettacoli cinematografici, teatrali e
di intrattenimento e alle manifestazioni fieristiche:
una scelta, questa del legislatore, che comporta l'assegnazione della
responsabilità dell'opera e della sicurezza degli operatori che la
devono realizzare in capo alla figura del committente, riconducendo tale
comparto a quella struttura gestionale e organizzativa ben definita
proprio dal Titolo IV (e dalla normativa comunitaria che questo, a sua
volta, recepisce).
Disposizioni che si applicano
agli spettacoli musicali, cinematografici e teatrali e alle
manifestazioni fieristiche tenendo conto delle particolari esigenze
connesse allo svolgimento delle relative attività
----------------------------------------------------------------------------------------
Pubblicato il decreto interministeriale 22 luglio 2014
Con
Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto
con il Ministro della Salute, sono state individuate, ex articolo 88,
comma 2-bis, del D.Lgs. n. 81/2008, così come modificato dalla Legge n.
98/2013 di conversione del D.L. n. 69/2013, le disposizioni che si
applicano "agli spettacoli musicali, cinematografici e teatrali e alle
manifestazioni fieristiche tenendo conto delle particolari esigenze
connesse allo svolgimento delle relative attività".
Se ne dà avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, serie Generale, n. 183 dell'8 agosto 2014.
- Articolo 71 comma 8 D.Lgs. 81/08 s.m.i.
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Portale Consulenti
- Articolo 71 D.Lgs. 81
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Articolo 71 comma 8 D.Lgs. 81/08 s.m.i.
Questi
documenti si propongono di offrire utili indicazioni a carattere
volontario al datore di lavoro per garantire gli interventi di
controllo, non straordinari (cfr. art. 71 comma 8 lett. b) punto 2), da condurre, secondo frequenze prestabilite, ad opera di personale formato, competente ed informato, per assicurare la
permanenza nel tempo dei requisiti di sicurezza e garantire un uso
ininterrotto dell’attrezzatura, ove la documentazione del fabbricante a corredo
dell’apparecchio di sollevamento ovvero dell’accessorio di
sollevamento utilizzato risulti non disponibile (perché trattasi di
macchina immessa sul mercato o messa in servizio prima del
21 settembre 1996, data di entrata in vigore in Italia della direttiva
Macchine, o perché il manuale risulta smarrito ed il
fabbricante dell’attrezzatura non è in grado di fornirne copia).
Laddove, infatti, il manuale del fabbricante risulti disponibile o
comunque reperibile, le indicazioni in esso contenute costituiscono il riferimento per il datore di lavoro.
Si precisa che per quanto riguarda gli adempimenti di cui all’art. 71 comma 8 lett. a) per gli apparecchi di sollevamento di tipo fisso questi debbano ritenersi comunque
già soddisfatti trattandosi di macchine già in servizio. Il documento
riporta anche indicazioni sui controlli da effettuarsi sugli accessori di sollevamento, come di seguito definiti.
Poiché
il presente documento riguarda macchine prive di manuale d’uso e
manutenzione nelle definizioni di seguito riportate, riprese dalle norme
di riferimento, è stato eliminato qualsiasi richiamo al manuale d’uso, perché non disponibile.
Il
documento prevede una prima sezione dedicata alla specifica tipologia
di attrezzatura, ovvero gli apparecchi di sollevamento di tipo fisso,
articolata in due parti: una generale, in cui sono
individuati gli elementi delle attrezzature che vanno sottoposti a
controlli, con la specifica del personale competente per
eseguirli e le finalità degli stessi; una seconda, in cui sono
dettagliati in modo più approfondito i controlli da eseguirsi sugli
elementi della macchina ritenuti più critici o necessitanti di ispezioni più articolate.
Nella
seconda sezione, invece, sono trattati gli accessori di sollevamento
non forniti di serie come parte integrante dell’attrezzatura di
sollevamento; anche questa sezione è articolata in una
parte generale che individua gli elementi oggetto dei controlli,
finalizzati ad aspetti strutturali e circuitali, e le figure che dovrebbero condurli, ed una parte di dettaglio su alcuni interventi da eseguirsi.
Nell’appendice
A, allo scopo di fornire uno strumento di supporto per le diverse
figure coinvolte fattivamente nei controlli, sono state elaborate delle check list che riassumono le ispezioni da condurre in base alla frequenza richiesta.
Nell’appendice
B è riportato un fac simile di registro utile strumento per annotare i
controlli condotti sull’attrezzatura di lavoro, al fine anche di
ottemperare a quanto previsto dall’art. 71 comma 9 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i..
- UNI EN 13374: 2004
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parapetti provvisori prefabbricati utilizzati nei cantieri
La pubblicazione riporta i risultati dello studio, svolto dal Dipartimento Tecnologie di Sicurezza (DTS) dell’Inail, che riguarda le misure di prevenzione e protezione impiegate nei cantieri temporanei o mobili; tra tali misure rientrano i parapetti.
Nel documento
viene effettuata un’analisi delle caratteristiche geometriche,
funzionali e di resistenza di alcuni fra i tipi di parapetti provvisori
prefabbricati più diffusi sul mercato italiano ed impiegati dai
lavoratori autonomi e dalle PMI. Tali parapetti rappresentano uno dei
dispositivi di protezione collettiva più efficaci per eliminare o
ridurre i rischi derivanti dall’esecuzione dei lavori in quota. Inoltre,
vengono anche confrontate le caratteristiche geometriche, funzionali e
di resistenza di questi prodotti con alcuni requisiti previsti nella
norma UNI EN 13374: 2004.
Il
presente studio ha lo scopo di verificare, per alcuni fra i prodotti
presenti sul mercato, il soddisfacimento dei requisiti geometrici e di
resistenza previsti dalla UNI EN 13374:2004.
Tale
norma tecnica si applica ai sistemi di protezione dei bordi e
suddivide i parapetti provvisori in tre classi, in base ai requisiti
prestazionali che possiedono.
La
geometria del parapetto deve essere tale da permettere di sostenere
una persona che si appoggia alla protezione o di trattenerla quando
cammini o cada nella direzione dello stesso (classe A) o trattenere la
caduta di una persona che scivola in basso da una superficie inclinata
(classe B), o fortemente inclinata (classe C). La persona cioè non deve
attraversare la protezione.
La
resistenza del parapetto è fondamentale in quanto esso si deve opporre
alle azioni statiche dovute della persona o alla trattenuta della
caduta in direzione della protezione (classe A) o alle azioni statiche e
dinamiche in caso di urto per scivolamento da una superficie inclinata
(classe B) o ancora alle sole azioni dinamiche in caso di urto per
scivolamento da una superficie fortemente inclinata (classe C). La
persona cioè non deve abbattere la protezione.
Tali
elementi, geometria e resistenza, sono essenziali per la valutazione
delle caratteristiche che i parapetti provvisori prefabbricati debbono
possedere per assolvere alla loro funzione di dispositivo di protezione
collettiva.
Nel presente studio si farà riferimento esclusivamente ai requisiti geometrici e di resistenza previsti per le classi A e B.
In
particolare si analizzeranno diverse tipologie di montanti
prefabbricati, quali supporto principale del parapetto. Partendo da una
valutazione geometrica del montante che permette di individuarlo come
appartenente alla classe A o B, si procederà alla verifica dei requisiti
di resistenza previsti per quella classe attraverso le prove
sperimentali indicate dalla UNI EN 13374
- infortuni e le malattie sul lavoro
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Diritti e doveri per la tua sicurezza
Ogni
giorno in Italia 4 lavoratori perdono la vita e 100 rimangono
invalidi. Ogni anno altri 26.000 contraggono una malattia
professionale.
Ma
gli infortuni e le malattie sul lavoro non sono dovuti al caso, per
questo si possono e si devono evitare. Come? Con la prevenzione, facendo
in modo che questi rischi siano eliminati o comunque ridotti al
minimo, per lavorare in condizioni di sicurezza.
Questo
è un principio di legge, in base al quale, se esiste la possibilità
tecnica di eliminare un rischio, questa deve essere attuata e non
ostacolata per nessuna ragione, neanche economica.
Questo
passaporto ti servirà per conoscere i tuoi diritti ed anche i tuoi
doveri. Ricorda, infatti, che: un lavoratore attento, attivo e partecipe
alla sicurezza fa bene a se stesso e agli altri Se sai, puoi
prevenire. Informati. Chiedi al tuo datore di lavoro o al tuo diretto
responsabile le informazioni necessarie su:
• i rischi concernenti l’attività dell’impresa in generale;
• quelli della tua mansione specifica;
• i pericoli connessi all’uso delle sostanze nocive;
• le misure tecniche e organizzative di prevenzione adottate;
• le procedure di pronto soccorso, di lotta antincendio e di evacuazione.
Chiedi inoltre chi sono:
•
il Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione (RSPP)
dell’azienda: nelle piccole imprese può essere lo stesso datore di
lavoro;
• il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
• il Medico competente;
• i lavoratori incaricati della lotta antincendio, primo soccorso e della gestione dell’emergenza.
È
obbligo del datore di lavoro fornire informazioni nel momento
dell’assunzione e tutte le volte che intervengono modifiche nelle
lavorazioni.
- infortuni sul lavoro e malattie professionali, nei confronti dei cittadini migranti
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LA TUTELA DEI LAVORATORI NEGLI ACCORDI E CONVENZIONI INTERNAZIONALI DI SICUREZZA SOCIALE CON PAESI EXTRACOMUNITARI
Le Convenzioni Internazionali in materia di sicurezza sociale vengono stipulate per assicurare alle persone che si recano per svolgere un'attività lavorativa in uno Stato non appartenente all’Unione Europea gl i stessi
benefici previsti dalla legislazione del Stato estero nei confronti dei propri cittadini.
Sono atti giuridici di diritto internazionale in forza dei quali gli Stati firmatari si impegnano ad applicare, nei rispettivi territori, un regime di sicurezza sociale, e quindi anche una tutela in materia di infortuni sul lavoro e malattie professionali, nei confronti dei cittadini migranti dell'altro Stato al fine di garantire la libera circolazione di manodopera.
Le Convenzioni bilaterali, a differenza dei Regolamenti Comunitari, per essere operanti nell'ordinamento interno dello Stato necessitano di apposito atto legislativo (cosiddetta legge di ratifica) per introdurre nel proprio ordinamento interno quanto convenuto con l'altro Stato. Hanno validità sol o per gli Stati firmatari ed operano in modo autonomo rispetto ad altre convenzioni.
In linea di principio le Convenzioni non incidono sulle singole normative nazionali modificandole - e quindi sui livelli di tutela garantiti dagli Stati contraenti - bensì sono finalizzate a migliorare gli effetti derivanti dall’applicazione delle normative nazionali garantendo:
PARITA’ DI TRATTAMENTO
Principio in base al quale ciascuno Stato stipulante riconosce ai lavoratori migranti, operanti sul proprio territorio nazionale, gli stessi diritti riservati ai cittadini residenti.
TERRITORIALITA’ DELLA LEGISLAZIONE APPLICABILE
Al lavoratore migrante si applica la legislazione di sicurezza sociale dell o Stato dove viene effettivamente svolto il lavoro (Per il lavoratore distaccato non vige il principio della territorialità: rimane soggetto alla legislazione dello Stato in cui ha sede l’impresa)
ESPORTABILITA’ DELLE PRESTAZIONI
Mantenimento dei diritti acquisiti- Ad ulteriore garanzia del lavoratore migrante, è previsto che le prestazioni non siano soggette a riduzione, sospensione o soppressione per il fatto che l’avente diritto trasferisca la propria residenza in un altro Stato.
- Linee guida per la valutazione dei rischi
noreply@blogger.com (Lilino Albanese)
Linee guida per la valutazione dei rischi
- Storia della prevenzione d lgs 81
noreply@blogger.com (Lilino Albanese)
Storia della prevenzione
Le riforme che negli anni si sono succedute in materia di salute e sicurezza sul lavoro, a partire dalla prima legge di riforma sanitaria (Legge 833 del 1978), per giungere fino al D.Lgs. 81/2008,
hanno costituto un significativo spartiacque con le disposizioni
legislative che dal lontano 1883, anno di nascita dell’Istituto
Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (Inail),
hanno caratterizzato l’Istituto per le funzioni eminentemente
assicurative e previdenziali, di recente affiancate da funzioni di
carattere prevenzionale. La presente monografia ripercorre, dunque, la
storia della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali
in Italia, dal punto di vista della normativa e della sua applicazione.
Come è ben descritto dagli autori nel primo capitolo di questo libro, nel corso dei 130 anni che ci separano da quel primo atto normativo l’Inail - accompagnando i cambiamenti culturali, sociali, economici, lavorativi che l’Italia ha attraversato - ha mutato progressivamente il suo ruolo divenendo, da ente erogatore di prestazioni prevalentemente a carattere economico, un soggetto pubblico attore e garante di un più ampio sistema di tutela globale e integrata.
Ruolo rafforzato dall’incorporazione dell’ISPESL, ente pubblico di ricerca, e dell’IPSEMA avvenuta con la Legge 122/2010 che con la creazione, nell’Istituto, del Polo della salute e della Sicurezza rappresenta oggi un modello unico e originale a livello europeo.
L’attuale scenario colloca quindi l’Inail nel quadro di un sistema partecipato della prevenzione cui concorrono i Ministeri, le Regioni, le Parti Sociali con compiti di informazione, formazione, assistenza, consulenza, promozione della cultura della prevenzione e ricerca in materia di salute e sicurezza sul lavoro e dei lavoratori.
Le pagine che seguono, curate dalla Sovrintendenza Sanitaria Centrale cui hanno contribuito le diverse Strutture competenti, intendono offrire una rappresentazione delle principali attività prevenzionali dell’Istituto in coerenza con la missione e gli indirizzi istituzionali, dal punto di osservazione della Sovrintendenza.
Storia della prevenzione
- Condividere una visione per una prevenzione sostenibile
noreply@blogger.com (Lilino Albanese)
Organizzata da DGUV, l’Istituto tedesco di assicurazione contro gli infortuni, in collaborazione con ILO
(Organizzazione Internazionale del Lavoro) e ISSA (Associazione
Internazionale di Sicurezza Sociale), la manifestazione, che si tiene
ogni tre anni, è un forum di altissimo livello e prestigio
internazionale in cui tecnici e professionisti della sicurezza sul
lavoro si incontrano e si confrontano sui più recenti sviluppi in tema
di prevenzione dei rischi professionali. Il tema individuato per questa
ventesima edizione, “Condividere una visione per una prevenzione sostenibile”,
vuole invitare ad affrontare le questioni di maggiore attualità legate
al benessere lavorativo attraverso un approccio di tipo olistico, che
raccordi e integri in maniera congiunta gli aspetti della salute, della
riabilitazione e dell’occupabilità dei lavoratori.
Oltre 4mila partecipanti da tutto il mondo per riflettere sulle migliori strategie di prevenzione.
La
salute e la sicurezza sul lavoro, con la riduzione degli infortuni e
delle malattie professionali, costituiscono una delle grandi sfide del
nostro tempo. Secondo i dati ILO, più di due milioni di persone muoiono
ogni anno nel mondo a seguito di un incidente sul lavoro o di una
patologia lavorativa, senza contare il numero dei lavoratori esposti a
rischi e pericoli frequenti. A riflettere su questi dati, nel corso dei
lavori della assise congressuale, saranno più di 4mila partecipanti
provenienti da un centinaio di Paesi. Il Congresso è articolato in sei
sessioni specialistiche, trenta simposi su temi specifici e un Forum
globale per la Prevenzione, tutti centrati sui tre grandi temi
selezionati: cultura della prevenzione - strategie di prevenzione -
visione zero; sfide della salute sul lavoro; diversità nel mondo del
lavoro. Oltre a questi spazi di studio e di riflessione, non mancheranno
alcuni momenti di applicazione pratica sul campo, come la visita ad
alcune imprese operanti in diversi settori, dalla logistica ai
trasporti, dalla chimica farmaceutica al settore bancario, e all’analisi
dei rispettivi sistemi di gestione della sicurezza adottati al loro
interno. Infine, a margine del Congresso, si svolgerà come di consueto
il Festival Internazionale dei film e dei prodotti multimediali, che
proporrà all’uditorio mondiale dei partecipanti le ultime produzioni in
audio e video grafica realizzate dalle diverse istituzioni presenti. Le
migliori saranno premiate da una giuria di esperti.
Dalla sicurezza delle macchine agli incentivi alle imprese, i progetti dell’Inail alle sessioni e al Forum.
Al
Congresso di Francoforte l’Inail sarà presente con una delegazione
tecnica, composta di tecnici e funzionari di diverse direzioni e
strutture dell’Istituto, che presenteranno i progetti più recenti messi a
punto dall’Ente. In particolare, Cristiano De Luca, della Direzione
Centrale Prevenzione, interverrà nel simposio “Lavoro e Sicurezza negli
ambienti di lavoro: raggiungere gruppi vulnerabili” con un contributo
relativo al progetto “Responsabilità è Sicurezza sul lavoro” finalizzato
a promuovere l’integrazione socio-lavorativa degli stranieri
immigrati. All’esperienza sviluppata dall’Inail sulla sicurezza delle
macchine, con la presentazione di due software per la determinazione
delle distanze minime di sicurezza, è dedicata la proposta di Luciano
Di Donato, della Direzione Ricerca, Dipartimento innovazioni
tecnologiche e sicurezza degli impianti prodotti ed insediamenti
antropici, che sarà illustrata nella sessione del Forum per la
Prevenzione dedicata alle tematiche della sicurezza sui luoghi di
lavoro. Sempre nel Forum, saranno presentati i contenuti della ricerca
scientifica multidisciplinare tesa all’individuazione di linee guida
per la prevenzione dei rischi nei sistemi di gestione della sicurezza
in una prospettiva di genere. Il rapporto, elaborato congiuntamente dal
CUG - Comitato Unico di Garanzia Inail, dalla Direzione Regionale
Toscana e dall’Università di Pisa, verrà illustrato da Antonella Ninci
(CUG Inail). Il contributo dal titolo “Percezione delle possibili
implicazioni dei ‘lavori verdi’ e la salute sul lavoro: risultati di
un’indagine Inail”, presentato da Diana Gagliardi (Settore Ricerca,
Dipartimento medicina ed epidemiologia e igiene del lavoro e ambientale,
al Forum per la Prevenzione, introdurrà un’analisi della percezione
del rischio emergente da parte dei principali protagonisti del settore
dei ‘green Jobs’. Un pericolo finora poco conosciuto e investigato, su
cui istituzioni, organizzazioni sindacali e associazioni di categoria,
imprese e ricercatori, interpellati tramite un questionario online,
hanno avuto modo di pronunciarsi. Oltre a questa ricerca, lo stesso
Dipartimento offrirà un altro contributo, accettato come poster, che
presenterà i risultati di un rapporto dell’Istituto su salute e
sicurezza a scuola dal punto di vista ergonomico. Altri due
professionisti dell’Istituto, infine, Giovanni Fabrizi (Dipartimento
medicina ed epidemiologia e igiene del lavoro e ambientale) e Barbara
Manfredi (Direzione Centrale Prevenzione) prenderanno parte al Congresso
di Francoforte. Fabrizi parteciperà alla riunione del gruppo di lavoro
ISSA-OEL (Occupational Exposure Limits) della sezione Chimica
dell’ISSA, mentre Manfredi interverrà al simposio organizzato dall’ISSA
sul tema degli incentivi alle imprese (Economic incentives), in cui
l’Inail è stata invitata a presentare la propria esperienza. In un
consesso di respiro internazionale, si confronteranno i sistemi
incentivanti presenti in vari Paesi oltre all’Italia, fra cui Germania,
Canada e Francia. Nel simposio porteranno la loro testimonianza anche i
rappresentanti di alcune imprese, per consentire alla platea dei
partecipanti di acquisire un punto di vista più completo su questo tema.
Francoforte dal 24 al 27 agosto 2014
Link della manifestazione
- Aziende autorizzate ad effettuare i lavori sotto tensione
noreply@blogger.com (Lilino Albanese)
Quarto elenco, di cui al punto 3.4 dell'allegato I del decreto del 4 febbraio 2011, dei "soggetti formatori" e delle "aziende autorizzate" ad effettuare i lavori sotto tensione
Decreto Direttoriale 21 luglio 2014
Quarto
elenco, di cui al punto 3.4 dell'allegato I del decreto del 4 febbraio
2011, dei "soggetti formatori" e delle "aziende autorizzate" ad
effettuare i lavori sotto tensione di cui all'articolo 82, comma 1,
lettera c), del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 come modificato
e integrato dal Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106.
Si
rende noto che, in data 21 luglio 2014, con Decreto Dirigenziale è
stato emanato il quarto elenco, di cui al punto 3.4 dell'allegato I del
decreto del 4 febbraio 2011, dei "soggetti formatori" e delle "aziende
autorizzate" ad effettuare i lavori sotto tensione di cui all'articolo
82, comma 1, lettera c), del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81
come modificato e integrato dal Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n.
106.
Aziende autorizzate ad effettuare i lavori sotto tensione
- La valutazione dei rischi da parte del Datore di Lavoro
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Le attività svolte presso terzi
La valutazione dei rischi da parte del Datore di Lavoro (DL),e la conseguente programmazione degli adempimenti connessi, è uno degli elementi cardine del d.lgs. 81/08 e s.m.i..
Essa
rappresenta, infatti, l’asse portante della filosofia in materia di
tutela della salute dei lavoratori che vede nel DL il protagonista
attivo della funzione prevenzionistica, rappresentando il perno intorno
al quale deve ruotare l’organizzazione aziendale della prevenzione.
Pare opportuno richiamare l’attenzione sulla facoltà concessa dal d.lgs. 81/08 e s.m.i. al DL di avvalersi, nella fase di valutazione del rischio, delle procedure itenute di volta in volta più appropriate ed efficaci, nel rispetto delle indicazioni contenute nello stesso testo di legge, ritenendo che sia sempre da privilegiare il risultato rispetto al processo.
Sulle considerazioni che fondano su tali aspetti si basa, essenzialmente, la presente pubblicazione.
Quando
un lavoratore si reca fuori sede, inviato dal proprio DL a svolgere
una specifica attività lavorativa, risulta esposto ad una serie di
rischi che l’attività comporta (ad es.: infortunio in itinere,
elettrocuzione, caduta dall’alto, esplosione, ecc.).
La
situazione è resa più delicata dal fatto che il soggetto terzo è
sempre diverso e spesso non conosciuto, quindi, il DL mandante non è
mai certo dell’avvenuta applicazione delle norme di sicurezza nel sito
ospitante (ad es.: inerenti la gestione dei rischi da interferenza
dovuti alla presenza di altre attività nei siti dove i propri
lavoratori andranno ad operare).
In ogni caso, la
preventiva valutazione dei rischi resta di competenza del DL mandante
che rimane sempre responsabile nei confronti del lavoratore inviato
presso terzi.
La
necessaria azione di preventivo coordinamento con il DL ospitante
costituisce pertanto obbligo primario del DL mandante, nei riguardi
della tutela della salute e della sicurezza dei propri lavoratori.
Le attività tipiche
Rappresentano attività tipiche svolte fuori sede, e quindi presso siti di altri DL ospitanti:
- le manutenzioni (extra DUVRI)
- le installazioni e i montaggi
- il post vendita
- le verifiche e le ispezioni di tecnici di Enti Pubblici
- le attività di ricerca nell’ambito scientifico
- le certificazioni (witness).
In
linea generale, per le attività fuori sede, svolte presso ambienti di
lavoro esterni a quelli propri del lavoratore, si fa riferimento, oltre
ai principi generali di prevenzione e igiene del lavoro di competenza
del DL mandante, oggetto del DVR aziendale, alla valutazione dei rischi
ed alle conseguenti misure,mezzi e disposizioni inerenti l’unità
produttiva del soggetto terzo, che sono state esaminate nella
valutazione dei rischi effettuata dal DL ospitante.
Scarica
documento Valutazione dei rischi per attività svolte presso terzi
INAIL Settore Ricerca Dipartimento Tecnologie di Sicurezza a cura di
Raffaele Sabatino.
- Sicurezza antincendio degli impianti fotovoltaici
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Sicurezza antincendio degli impianti fotovoltaici
Con
l'avanzare della necessità di dotarsi di fonti di energia alternative e
sostenibili si vanno sempre più diffondendo sul territorio gli
impianti fotovoltaici.
Ben
poco però si sa inserito alle procedure di intervento in emergenza da
parte dei vigili del fuoco, in particolare su quali operazioni è più
opportuno applicare per garantire innanzitutto la sicurezza degli
operatori dell'emergenza.
Per questo motivo la Scuola Provinciale Antincendi. in collaborazione con il Corpo Permanente dei Vigili del Fuoco di Trento, ha deciso di realizzare uno studio approfondito nell'ambito degli interventi dei vigili del fuoco in presenza di impianti fotovoltaici. Il referente dello studio è l' ing. Daniele Alessandrini.
A
tale scopo è stato realizzato, unico nel suo genere in Italia, un
impianto sperimentale a Marco di Rovereto presso il centro addestrativo
di protezione civile, con l'obiettivo di affrontare in maniera
sistematica e più realistica possibile i problemi connessi agli
interventi in presenza di impianti fotovoltaici. Per trasmettere poi
queste conoscenze ai vigili del fuoco attraverso specifici e mirati
corsi di formazione.
In particolare si dovranno approfondire i temi più salienti altamente sul campo:
- interventi
di soccorso in presenza di impianti fotovoltaici integri e non
interessati da agenti esterni come fiamme, fumo, calore;
- interventi
di soccorso in presenza di impianti fotovoltaici parzialmente o
totalmente coinvolti da agenti esterni come fiamme, fumo, calore;
- sperimentazione di schiume o altri agenti per l'inibizione di radiazione solare sui pannelli stessi:
- sperimentazione sul campo di sistemi di sgancio dei singoli pannelli in modo tale da rendere tutto l ' impianto fuori tensione:
- verifiche delle situazioni più pericolose per i vigili del fuoco e i soccorritori.
Per
affrontare tutti questi temi è stato progettato e realizzato. un
impianto fotovoltaico da 5.7 kWp costituito da 30 moduli da 190 W e
suddiviso su due stringhe.
L'impianto
è stato costituito utilizzando due tecnologie diverse di sgancio del
singolo pannello, che consentono di mettere fuori tensione tutto il
campo fotovoltaico.
Ciò
allo scopo di verificare con prove pratiche il grado di affidabilità e
le risposte che queste apparecchiature. se usate sugli impianti civili
e industriali, possono dare nell'ambito di un intervento.
- direttiva 2014/52/UE
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Nuova direttiva 2014/52/UE sulla Valutazione dell'Impatto Ambientale (Pubblicata nella G.U.U.E. 25 aprile 2014, n. L 124)
ISPRA ha elaborato due documenti di analisi:
1)
“Analisi della nuova direttiva 2014/52/UE in materia di VIA”, con le
modifiche sostanziali apportate e le ragioni che le hanno giustificate;
2)
“Tabella comparativa tra direttiva 2011/92/UE e direttiva 2014/52/UE”,
con un confronto dei due testi (articoli e allegati) che individua le
modifiche apportate dal nuovo dispositivo, inserite nei vigenti
indirizzi comunitari UE in materia di VIA.
Gli Stati membri dovranno recepirla entro il 16 maggio 2017.
Con
il presente documento si vuole offrire una sintetica analisi del nuovo
testo allo scopo di individuare le modifiche sostanziali apportate e
le ragioni che le hanno giustificate.
La relazione è costituita
da una prima parte di analisi effettuata mediante la verifica puntuale
delle risposte fornite dal nuovo provvedimento rispetto alle esigenze,
manifestatesi nel corso degli ultimi anni, di aggiornamento e
miglioramento della precedente direttiva. Segue un riepilogo dei
punti-chiave individuati con i riferimenti agli articoli e/o allegati
interessati.
È stata inoltre elaborata una tabella comparativa,
riportata in un documento separato cui si rimanda, che non rappresenta
un classico “testo coordinato” delle due direttive, ma è piuttosto un
confronto parallelo dei due testi, articolo per articolo e allegato per
allegato, in modo da poter cogliere con immediatezza le modifiche
apportate dalla direttiva 2014/52/UE avendo, nel
contempo, una visione completa degli indirizzi comunitari vigenti in
materia di valutazione dell’impatto ambientale.
Analisi nuova direttiva VIA 201452UE
Tabella comparativa tra direttiva 201192UE e direttiva 201452 UE
- moduli unificati e semplificati per l’edilizia
noreply@blogger.com (Lilino Albanese)
Adottati, con l'accordo Italia Semplice siglato il 12 giugno 2014
tra Governo, Regioni ed Enti Locali, i moduli unificati e semplificati
per la SCIA edilizia e il permesso di costruire, previsti nella lettera
aperta ai dipendenti pubblici e ai cittadini.
Massima semplificazione: non verrà più chiesta la documentazione che l'amministrazione ha già. Basterà una semplice autocertificazione o l'indicazione degli elementi che consentono all'amministrazione di reperire la documentazione.
Invece degli oltre 8000 moduli, sinora in uso, un solo modulo che, dove necessario, potrà essere adeguato alle specificità della normativa regionale.
Proseguirà l'impegno per:
- verificare l'effettiva diffusione del modulo: il risultato non è raggiunto fino a quando non è percepito da imprese e cittadini;
- adottare gli altri moduli per l'edilizia, l'ambiente e l'avvio delle attività produttive;
- proseguire con la semplificazione delle procedure connesse alle attività edilizie.
- Sicurezza Lavoro
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- ristrutturazione edilizia
noreply@blogger.com (Lilino Albanese)
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ristrutturazione edilizia |
Si
può usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e
di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i
forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
L’acquisto deve essere effettuato nel periodo compreso tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2014
Per
avere la detrazione è indispensabile realizzare una ristrutturazione
edilizia, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti
comuni di edifici, sempre residenziali.
Occorre, inoltre, che le spese per questi interventi di recupero edilizio siano sostenute a partire dal 26 giugno 2012
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