Salute e sicurezza competenza ispettiva

La competenza ispettiva in materia di salute e sicurezza, ora in capo alle Regioni, andrebbe riportata in capo allo Stato. 

Per questo il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, si adopererà per fare in modo che l'attività ispettiva diventi materia condivisa tra Stato e Regioni. Rispondendo al question time alla Camera in merito all'incidente mortale nella centrale Enel di Civitavecchia avvenuto due settimane fa, Sacconi ha sottolineato, il problema sta nel fatto che la competenza in materia di salute e sicurezza, con l'eccezione dell'ambito ferroviario ed edile, è delle aziende sanitarie locali. La competenza ispettiva del ministero del lavoro è residuale solo per quei due ambiti". "Noi - ha detto - stiamo cercando di realizzare opportune integrazioni. 

Ma abbiamo bisogno di qualcosa di più: questo governo, il precedente governo Berlusconi, come sapete aveva voluto cambiare la Carta costituzionale riportando al centro le materie di salute e sicurezza. Poi la bocciatura di quel cambiamento ha mantenuto le competenze totalmente in capo alle regioni. In ogni caso io mi adopererò in questo senso, anche in termini concertati con le Regioni perchè l'attività ispettiva sia condivisa: questa situazione è insufficiente". Parlando poi in particolare dell'incidente, Sacconi ha sottolineato che si è trattato di "un incidente significativo che deve indurre a riflessioni. Sta operando la magistratura che ha chiamato a collaborare la Direzione provinciale del lavoro che per altro non è competente per la verifica circa il rispetto delle regole nell'ambito della centrale nella quelle si è svolto l'infortunio. 

Le norme che si devono applicare sono quelle previste dall'articolo 26 del recente Testo unico che dicono che il datore di lavoro committente nei confronti di una ditta in appalto deve accertarsi che questa ditta appaltatrice abbia la professionalità per svolgere quel compito".

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