Valutazione rischio rumore


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RUMORE

ATTIVITÀ INTERESSATE

Tutte le attività che comportano per il lavoratore una esposizione personale pari o superiore ad 80 dB(A).

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

PRIMA DELL’ATTIVITÀ:

· I rischi derivanti dall’esposizione a rumore devono essere valutati secondo i criteri stabiliti dal D.Lgs. 195/06, riferendosi eventualmente a studi effettuati in materia come ad esempio quelli riportati nel manuale “Conoscere per prevenire n. 8- La valutazione del rischio derivante dall’esposizione a rumore durante il lavoro nelle attività edili”, redatto dal Comitato Paritetico Territoriale della Provincia di Torino;

· I rischi derivanti dall’esposizione a rumore devono essere ridotti al minimo, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, mediante misure tecniche, organizzative e procedurali concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte.

· Valutare l’opportunità e la possibilità tecnica di dotare la macchina di cabina (da prendere in considerazione in particolare per gli operatori di macchine quali ad es.: dumper, rulli compressori e simili).

· Non superare il tempo dedicato nella settimana all’attività di maggior esposizione adottando, ove del caso, la rotazione fra il personale (da prendere in considerazione per gli addetti a lavorazioni che determinano un Lex,8h minore o uguale a 87 dB(A), con attività che presentano un Leq(LAeq) maggiore di 87 dB(A))

DURANTE L’ATTIVITÀ:

· Nella scelta delle lavorazioni devono essere privilegiati i processi lavorativi meno rumorosi e le attrezzature più silenziose;

· Le attrezzature da impiegare devono essere idonee alle lavorazioni da effettuare, correttamente installate, mantenute ed utilizzate;

· Le sorgenti rumorose devono essere il più possibile separate e distanti dai luoghi di lavoro;

· Nei luoghi di lavoro che possono comportare, per un lavoratore che vi svolga la propria mansione per l’intera giornata lavorativa, un’esposizione quotidiana personale superiore a 85 dB(A) oppure un valore della pressione acustica istantanea non ponderata superiore a 137 dB(C) è esposta una segnaletica appropriata. Tali luoghi sono inoltre perimetrati e soggetti ad una limitazione di accesso qualora il rischio di esposizione lo giustifichi e tali provvedimenti siano possibili.

· Il personale che risulta esposto ad un livello personale uguale o superiore agli 80 dB(A) deve essere informato e formato sui rischi derivanti dall’esposizione al rumore, sui valori limite di esposizione e valori di azione, sulle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l’esposizione e sull’uso corretto dei DPI (otoprotettori); inoltre, deve essere fornito di DPI (otoprotettori) se ne fa richiesta.

· Tutto il personale esposto a rumorosità superiori a 85 dB(A) deve essere fornito di idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori);

· Nel caso in cui l'esposizione al rumore sia pari o al di sopra degli 85 dB(A), il datore di lavoro fa tutto il possibile per assicurare che vengano indossati i dispositivi di protezione individuale dell'udito;

· La riduzione ulteriore del rischio può essere ottenuta ricorrendo a misure organizzative quali la riduzione della durata delle lavorazioni rumorose e l’introduzione di turni di lavoro.

· Evitare soste prolungate in corrispondenza delle lavorazioni di maggior rumorosità (da prendere in considerazione quando sono presenti attività che eccedono il limite superiore della fascia di appartenenza, in particolare riferita ai responsabili tecnici ed assistenti).

· Evitare di sostare o eseguire lavori in prossimità delle macchine in funzione (da prendere in considerazione quando sono presenti attività che eccedono il limite superiore della fascia di appartenenza, in particolare riferita ai capisquadra).

· Utilizzare i DPI durante le fasi di lavoro con rumorosità pari o superiore a 85 dB(A).

· Le cabine delle macchine operatrici devono essere tenute chiuse durante le lavorazioni, per ridurre al minimo l’esposizione dell’operatore.

· I carter ed i rivestimenti degli organi motore devono essere tenuti chiusi.

· Non lasciare in funzione i motori durante le soste prolungate di lavorazione (da prendere in considerazione in particolare per gli operatori di macchine da scavo e movimento terra).

· Durante l’esercizio utilizzare il telecomando di manovra, evitando di sostare nelle immediate vicinanze della macchina (da prendere in considerazione per gli operatori di macchine dotate di telecomando, con rumorosità alla fonte maggiore di 80 dB(A), ad es.: pompa per getti di calcestruzzo o spritz beton).

· Evitare urti o impatti tra materiali metallici (da prendere in considerazione in particolare per gli addetti ad operazioni di scarico, carico e montaggio di materiali e attrezzature metalliche).

· Evitare di installare le sorgenti rumorose nelle immediate vicinanze della zona di lavorazione.

· Stabilizzare la macchina in modo da evitare vibrazioni inutili (da prendere in considerazione per gli addetti alle macchine con Leq(LAeq) alla fonte superiore a 80 dB(A), ad es.: sega circolare da legno, sega circolare per laterizi).

· Evitare di tenere l’ago del vibratore a contatto con i casseri (da prendere in considerazione per gli addetti ai getti).

· Durante le fasi di lavoro che eccedono gli 85 dB(A), non devono essere svolte altre lavorazioni nelle immediate vicinanze. Se necessario queste devono risultare opportunamente distanziate (da prendere in considerazione per gli addetti a mansioni che comportano l’utilizzo di macchine particolarmente rumorose, ad es.: utilizzo di matisa, binda, fresa).

· Operare da cabina oppure utilizzare il telecomando o il radiocomando da postazione sufficientemente distanziata dalle fonti di rumorosità elevata (da prendere in considerazione per i gruisti, in presenza di attività particolarmente rumorose).

PRONTO SOCCORSO E MISURE DI EMERGENZA

· Non espressamente previste.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

· Otoprotettori (tappi lanapiuma, cuffie, tappi o archetti).

SORVEGLIANZA SANITARIA

· Il datore di lavoro sottopone alla sorveglianza sanitaria (di cui all’art. 16 del D.Lgs. 626/94) i lavoratori il cui livello di esposizione personale è superiore ad 85 dB(A);

· Nei casi in cui il livello di esposizione personale è superiore ad 80 dB(A) (compreso tra 80 e 85), la sorveglianza sanitaria può essere richiesta dallo stesso lavoratore o risultare opportuna in relazione ai livelli ed alla durata delle esposizioni parziali che contraddistinguono la valutazione personale complessiva del gruppo omogeneo di riferimento, qualora il medico competente ne confermi l’opportunità.

· La periodicità delle visite mediche è stabilita dal medico competente.

APPENDICE SCHEDA ASB.01.10

INDICAZIONE DEI CRITERI SEGUITI PER LA VALUTAZIONE

La valutazione del rischio rumore è stata effettuata, relativamente a tutti i dipendenti dell’impresa, tenendo in considerazione le caratteristiche proprie dell’attività di costruzioni, sulla scorta di dati derivanti da una serie di rilevazioni condotta dal Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione degli Infortuni, l’Igiene e l’Ambiente di Lavoro di Torino e Provincia in numerosi cantieri, uffici, magazzini e officine variamente ubicati a seguito di una specifica ricerca sulla valutazione del rumore durante il lavoro sulle attività edili condotta negli anni 1991 - 1993 ed aggiornata negli anni 1999 - 2000.

La ricerca condotta dal CPT (che è stata sottoposta a verifica in funzione delle nuove indicazioni normative contenute nel D.Lgs. 195/06), ha preso a riferimento, tra gli altri, i seguenti elementi:

  • Principi generali di tutela di cui all’art. 3 del D.Lgs. 626/94;
  • Altre disposizioni legislative (es. D.Lgs. 195/06, DPR 303/56, D.Lgs. 277/91, D.Lgs. 626/94)
  • Norme di buona tecnica nazionali ed internazionali

La ricerca del CPT ha consentito l’elaborazione della mappatura della rumorosità nel settore delle costruzioni attraverso una serie di rilevazioni strumentali specifiche in ottemperanza alle norme di buona tecnica. Nel corso delle rilevazioni effettuate non sono stati riscontrati valori di pressione acustica istantanea non ponderata superiori a 140 dB. Contestualmente sono state elaborate le schede di valutazione del rumore per gruppi omogenei.

Nelle schede di gruppo omogeneo sono riportati i seguenti dati:

· le attività lavorative

· i tempi di esposizione (Massima settimanale e Media cantiere)

· le singole rumorosità (Leq (LAeq))

· il livello di esposizione personale al rumore (Lex,8h settimanale, Lex,8h settimanale effettivo, Lex,8h cantiere e Lex,8h cantiere effettivo) la cui fascia d’appartenenza è individuabile dall’indice di attenzione relativo al rischio rumore (vedi Tabella 1 seguente)

· valore di attenuazione “L” del DPI utilizzato

· la valutazione dei rischi rilevati

· i dispositivi di protezione individuale

· la sorveglianza sanitaria

· le caratteristiche dell’informazione / formazione / addestramento

· documentazione a corredo

I livelli di esposizione personale settimanale effettivi dovuti all’uso dei DPI per l’udito sono stati determinati ai soli fini del rispetto del valore limite di 87 dB(A).

INDICI DI ATTENZIONE DEI RISCHI

Gli Indici di attenzione (IA) seguono la seguente numerazione e significato:

  1. rischio BASSO
  2. rischio SIGNIFICATIVO
  3. rischio MEDIO
  4. rischio RILEVANTE
  5. rischio ALTO

L’indice di attenzione presente nella scheda di gruppo omogeneo è definito secondo la seguente Tabella 1, che sostituisce quella contenuta nei modelli di documento presenti nel manuale “Conoscere per prevenire 12”, volume 2, e precisamente:

    • al punto 1.3, “Indicazione dei criteri seguiti per la valutazione dei rischi” del Documento di Valutazione dei Rischi;
    • al punto 10 “Indicazione dei criteri seguiti per la valutazione dei rischi” del Piano operativo di sicurezza;
    • al punto 12 “Indicazione dei criteri seguiti per la valutazione dei rischi” del Piano operativo di sicurezza in assenza di PSC oppure Piano sostitutivo di sicurezza.

Tabella 1 – Fasce di appartenenza al rischio rumore

Livello di esposizione personale (Lep)

Indice di attenzione (IA)

Fascia di appartenenza

(Ai sensi del D.Lgs. 195/06)

CLASSE DI APPARTENENZA

Lex,8h 80 dB(A)

0

Fino a 80

A

80 dB(A) < Lex,8h ≤ 85 dB(A)

1

Superiore a 80, fino a 85

B

80 dB(A) < Lex,8h ≤ 85 dB(A)

(con rumorosità in una o più attività, superiore a 85 dB(A))

2

85 dB(A) < Lex,8h ≤ 87 dB(A)

3

Superiore a 85

C

85 dB(A) < Lex,8h ≤ 87 dB(A)

(con rumorosità in una o più attività, superiore a 87 dB(A))

4

Lex,8h > 87 dB(A)

5

N.B. La lettera relativa alla “CLASSE DI APPARTENENZA” deve essere indicata nel “Piano operativo di sicurezza” o nel “ Piano operativo di sicurezza in assenza di PSC oppure Piano sostitutivo di sicurezza” realizzati con il manuale del CPT di Torino “Conoscere per prevenire n. 12” rispettivamente:

· nella Tabella 2 del punto 11 (POS);

· nella Tabella 2 del punto 13 (POS in assenza di PSC oppure PSS)

RILIEVI FONOMETRICI

Condizioni di misura

I rilievi fonometri sono stati effettuati nelle seguenti condizioni operative:

o reparto a normale regime di funzionamento;

o la macchina in esame in condizioni operative di massima emissione sonora.

Punti e metodi di misura

I rilievi fonometrici sono stati eseguiti secondo la seguente metodologia:

o fasi di lavoro che prevedono la presenza continuativa degli addetti: le misure sono state effettuate in punti fissi ubicati in corrispondenza della postazione di lavoro occupata dal lavoratore nello svolgimento della propria mansione;

o fasi di lavoro che comportano lo spostamento degli addetti lungo le diverse fonti di rumorosità: le misure sono state effettuate seguendo i movimenti dell’operatore e sono state protratte per un tempo sufficiente a descrivere la variabilità dei livelli sonori.

Posizionamento del microfono

o fasi di lavoro che non richiedono necessariamente la presenza del lavoratore: il microfono è stato posizionato in corrispondenza della posizione occupata dalla testa del lavoratore;

o fasi di lavoro che richiedono necessariamente la presenza del lavoratore: il microfono è stato posizionato a circa 0,1 mt. di fronte all’orecchio esposto al livello più alto di rumore.

Tempi di misura

Per ogni singolo rilievo è stato scelto un tempo di misura congruo al fine di valutare l’esposizione al rumore dei lavoratori.

In particolare si considera soddisfatta la condizione suddetta quando il livello equivalente di pressione sonora si stabilizza entro 0,2 dB(A).

STRUMENTAZIONE UTILIZZATA

Secondo il D.Lgs. 277/91 allegato VI per l’effettuazione delle misure devono essere utilizzati strumenti di classe 1 come definiti dagli standards IEC 651 e 804 e tale strumentazione deve essere tarata annualmente.

Per le misurazioni e le analisi dei dati rilevati di cui alla presente relazione (anni 1991 - 1993) sono stati utilizzati i seguenti strumenti:

· analizzatore Real Time Bruel & Kjaer mod. 2143 (analisi in frequenza delle registrazioni su nastro magnetico);

· registratore Marantz CP 230;

· n. 1 fonometro integratore Bruel & Kjaer mod. 2230 matricola 1624440;

· n. 2 fonometri integratori Bruel & Kjaer mod. 2221 matricola 1644549 e matricola 1644550;

· n. 3 microfoni omnidirezionali Bruel & Kjaer:

§ mod. 4155 matricola 1643684 da 1/2" calibrato presso il laboratorio I.E.C. il 14.1.1992 (certificato n. 92011M);

§ mod. 4155 matricola 1640487 da 1/2" calibrato presso il laboratorio I.E.C. il 14.1.1992 (certificato n. 92012M);

§ mod. 4155 matricola 1640486 da 1/2" calibrato presso il laboratorio I.E.C. il 14.1.1992 (certificato n. 92015M);

· n. 1 calibratore di suono Bruel & Kjaer mod. 4230 matricola 1234383 calibrato presso il laboratorio I.E.C. il 4.3.1992 (certificato n. 92024C).

Per l’aggiornamento delle misure (anni 1999 - 2000) sono stati utilizzati:

· n. 1 fonometro integratore Bruel & Kjaer modello 2231 matricola 1674527 calibrato presso il laboratorio I.E.C. il 6.7.1999 (certificato 99/264/F);

· n. 1 microfono omnidirezionale Bruel & Kjaer modello 4155 matricola 1675521 calibrato presso il laboratorio I.E.C. il 6.7.1999 (certificato 99/264/F);

· n. 1 calibratore di suono Bruel & Kjaer mod. 4230 matricola 1670857 calibrato presso il laboratorio I.E.C. il 7.7.1999 (certificato 99/265/C);

Il funzionamento degli strumenti è stato controllato prima e dopo ogni ciclo di misura con il calibratore Bruel & Kjaer tipo 4230 citato in precedenza.

Poichè il D.Lgs. 277/91 al punto 2.3 dell’allegato VI prevede che “tutta la strumentazione deve essere tarata ad intervalli non superiori ad un anno da un laboratorio specializzato”, la strumentazione utilizzata per l’effettuazione delle misure è stata controllata dal laboratorio I.E.C. di taratura autorizzato con il n. 54/E dal SIT - Servizio di Taratura in Italia - che ha rilasciato i certificati di taratura sopra riportati.

METODO DI CALCOLO DELL’ATTENUAZIONE DEI DPI DELL’UDITO

Il metodo di valutazione del livello di pressione acustica ponderata A effettiva a livello dell’orecchio quando si indossa il protettore auricolare utilizzato è il “Metodo controllo HML” definito dalla norma tecnica UNI EN 458 (1995) riportata nell’allegato 1 del D.M. 2 maggio 2001 – Individuazione ed uso dei dispositivi di protezione individuale.

A scopo cautelativo, si è utilizzato il valore di attenuazione alle basse frequenze L che, notoriamente, è inferiore rispetto al valore M e H.

Il valore L di attenuazione del DPI viene sottratto dai livelli di pressione sonora equivalenti superiori a 87 dB(A) delle attività svolte dal gruppo omogeneo di lavoratori, ai fini del rispetto del valore limite definito dal DLgs 195/2006.

SCHEDE DI GRUPPO OMOGENEO

Per il calcolo del livello di esposizione personale sono stati utilizzati valori arrotondati al primo dB(A) superiore, desunti dal manuale del CPT di Torino “Conoscere per prevenire n. 8 – Valutazione del rischio derivante dall’esposizione a rumore durante il lavoro nelle attività edili”.

L’identificazione della fascia di appartenenza al rischio rumore (e della conseguente attività di prevenzione e protezione) è sempre riferita al calcolo dell’esposizione massima settimanale.

Nelle Tabelle 2, 3, e 4 che seguono sono indicati i parametri, dovuti al DLgs 195/2006, che hanno determinato il tipo di azione di prevenzione e protezione, in funzione della fascia d’esposizione, relativa a dispositivi di protezione individuale, sorveglianza sanitaria e informazione/formazione/addestramento.

Tabella 2 – Dispositivi di protezione individuale

Livello di esposizione personale (Lep)

INDICAZIONI

Lex,8h 80 dB(A)

nessuna indicazione

80 dB(A) < Lex,8h <>

Il datore di lavoro mette a disposizione i DPI: indicare il tipo di otoprotettore eventualmente scelto nella scheda di gruppo omogeneo

Lex,8h ≥ 85 dB(A)

La protezione dell’udito è obbligatoria: indicare il tipo di otoprotettore scelto nella scheda di gruppo omogeneo

Tabella 3 – Sorveglianza sanitaria

Livello di esposizione personale (Lep)

INDICAZIONI

Lex,8h 80 dB(A)

“C” consigliata come visita preassuntiva generale attitudinale.

80 dB(A) < Lex,8h ≤ 85 dB(A)

“C” consigliata come visita preassuntiva generale attitudinale.

“D” su richiesta del lavoratore o disposta dal medico competente

Lex,8h > 85 dB(A)

“O” obbligatoria visita preventiva e periodica con cadenza stabilita dal medico competente.

Tabella 4 – Informazione/formazione/addestramento

Livello di esposizione personale (Lep)

INDICAZIONI

Lex,8h < 80 dB(A

“C” consigliata la distribuzione di materiale informativo sul rischio rumore.

Lex,8h ≥ 80 dB(A)

“O” obbligatoria la distribuzione di materiale informativo sul rischio rumore.

“O” obbligatoria la formazione secondo l’art. 49 nonies del DLgs 626/94 ed in particolare:

· formazione (e l’addestramento in base all’art. 43 comma 5 del DLgs 626/94) sull’uso dei DPI

· formazione sulle misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore.

· formazione sulle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l’esposizione al rumore (es. formazione utilizzo macchine/attrezzature)

Commenti

INFOTEL ha detto…
Il modulo Rumore consente la valutazione dei rischi derivanti dall’esposizione al rumore, ai sensi del D. Lgs. 195/06, tramite il calcolo del Lex,8h livello di esposizione quotidiano e settimanale. Modulo integrato in SicurTool e implementato attraverso le più recenti tecnologie informatiche (.Net) risulta semplice ed immediato nell’utilizzo, personalizzabile ed affidabile.

Attraverso SicurTool modulo Rumore si potranno gestire gli adempimenti richiesti dal D. Lgs. 195/06 sulla valutazione dei rischi da rumore.
In particolare il software permette di:

* creare schede di valutazione per mansione e per reparto, riportanti il calcolo dell’esposizione giornaliera e settimanale al rumore
* visualizzare le fasce di rischio e le relative misure di tutela e di prevenzione da adottare in base all’esposizione calcolata
* utilizzare archivi di base già completi (fonti di rumore suddivise in mansioni, attrezzature, lavorazioni con i rispettivi valori di Laeq, misure tecniche-organizzative e DPI)
* determinare se l’attenuazione dei DPI scelti è sufficiente ad abbattere il/i livelli di pressione acustica equivalente in modo tale da ottenere un livello di esposizione giornaliera o settimanale almeno al di sotto del valore limite fissato a 87 db(A). I metodi di valutazione adottati dal software sono definiti dalla norma tecnica UNI EN 458/1995:
+ Metodo SNR corretto
+ Metodo controllo H-M-L.
* associare i dipendenti alle schede di valutazione con la possibilità di stampare le singole schede o il relativo documento di valutazione dei rischi.

CARATTERISTICHE TECNICHE

SicurTool modulo Rumore si avvale della tecnologia XML, in questo modo diventa molto semplice e rapido lavorare e condividere i propri lavori con altri utenti.

* agevole trasportabilità dei lavori, perché si opera con file di dimensioni ridotte
* semplicità nell’effettuare il Back-up dei dati
* facilità di pubblicazione sul web dei propri lavori per la condivisione del know-how
* la possibilità di operare in modalità Wizard, per un veloce inserimento dei dati dell’anagrafica aziendale e dei dipendenti
* una completa e chiara visione del lavoro tramite un menù laterale suddiviso in Archivi di Base e schede di valutazione, per una veloce utilizzo dei dati tramite il drug&drop
* completa interoperabilità con MS-Office per la redazione del documento finale e la personalizzazione del template di stampa.

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