Lavoratori stranieri più sicuri: al via il progetto pilota in Lombardia
In controtendenza rispetto all'andamento generale del paese, gli infortuni sul lavoro ai danni dei lavoratori stranieri in Italia aumentano di anno in anno: 124.828 nel 2005 (13,3% sul totale nazionale), 129.303 nel 2006 (13,9%), 140.785 nel 2007 (15,4%) e 143.561 nel 2008 (16,4%). Tra le strategie messe in atto dall'INAIL per limitare questo fenomeno drammatico si distingue, dunque, per la sua particolare significatività il progetto "Lavorare sicuri", che prenderà il via domani a Brescia. Tra gli elementi che caratterizzano in modo rilevante l'iniziativa, innanzi tutto, spicca la regione scelta come sede "pilota": la Lombardia (in particolare le province di Bergamo e Brescia, dove nel 2007 si sono registrati rispettivamente 4.252 e 5.946 incidenti tra lavoratori immigrati), una delle aree nazionali dove questo genere di infortuni si verifica con particolare frequenza.
"Il numero più elevato di incidenti tra i lavoratori stranieri dipende da fattori legati alla cultura, alla lingua e alla percezione del rischio", spiega Alfonso Speranza, direttore INAIL di Brescia. "Per questo il progetto punta sulla formazione e sull'informazione". "Lavorare sicuri" prevede, così, la formazione di 250 operatori INAIL di sportello, che acquisiranno competenze per rapportarsi meglio con le diverse etnie e facilitare così i rapporti fra questa specifica tipologia di utenza e l'Istituto, e di circa 350 mediatori culturali o rappresentanti delle associazioni di stranieri.
Ancora, i lavoratori immigrati verranno raggiunti da una campagna di sensibilizzazione dedicata ai comportamenti responsabili in azienda, sui diritti e doveri, e sui servizi di tutela offerti dall'INAIL. Entro il 2010 il progetto "Lavorare sicuri" verrà esteso anche a tutte le altre regioni del paese.
Entrando nello specifico dei dati, a livello generale in Lombardia crescono gli incidenti sul lavoro che coinvolgono immigrati, pur essendo in diminuzione quelli mortali. Nel 2007, infatti, gli infortuni denunciati all'INAIL sono stati 29.497 (la maggior parte dei quali - 24.900 - ha riguardato extracomunitari). Nel 2008 il dato è salito a quota 29.673 - la cifra è ancora provvisoria e ufficiosa - e anche in questo caso gli extracomunitari sono risultati i più colpiti (24.678 casi). Diverso, invece, l'andamento degli incidenti mortali: si è passati dai 45 stranieri nel 2007 ai 40 nel 2008. Le province con più infortuni, nel 2007, sono Milano (9.050), Brescia (5.946) e Bergamo (4.252), quelle che contano il maggio numero di lavoratori stranieri. Per i casi mortali al primo posto spicca Milano (13 morti), seguita da Bergamo (10) e Mantova (7).
Per quanto riguarda le nazionalità, i marocchini sono i più coinvolti, con 4.751 infortuni e 7 decessi nel 2008 (dato provvisorio e ufficioso). Seguono romeni (3.256 incidenti e 7 morti) e albanesi (2.614 infortuni e 3 morti).
(RedSoc/Lombardia)
"Il numero più elevato di incidenti tra i lavoratori stranieri dipende da fattori legati alla cultura, alla lingua e alla percezione del rischio", spiega Alfonso Speranza, direttore INAIL di Brescia. "Per questo il progetto punta sulla formazione e sull'informazione". "Lavorare sicuri" prevede, così, la formazione di 250 operatori INAIL di sportello, che acquisiranno competenze per rapportarsi meglio con le diverse etnie e facilitare così i rapporti fra questa specifica tipologia di utenza e l'Istituto, e di circa 350 mediatori culturali o rappresentanti delle associazioni di stranieri.
Ancora, i lavoratori immigrati verranno raggiunti da una campagna di sensibilizzazione dedicata ai comportamenti responsabili in azienda, sui diritti e doveri, e sui servizi di tutela offerti dall'INAIL. Entro il 2010 il progetto "Lavorare sicuri" verrà esteso anche a tutte le altre regioni del paese.
Entrando nello specifico dei dati, a livello generale in Lombardia crescono gli incidenti sul lavoro che coinvolgono immigrati, pur essendo in diminuzione quelli mortali. Nel 2007, infatti, gli infortuni denunciati all'INAIL sono stati 29.497 (la maggior parte dei quali - 24.900 - ha riguardato extracomunitari). Nel 2008 il dato è salito a quota 29.673 - la cifra è ancora provvisoria e ufficiosa - e anche in questo caso gli extracomunitari sono risultati i più colpiti (24.678 casi). Diverso, invece, l'andamento degli incidenti mortali: si è passati dai 45 stranieri nel 2007 ai 40 nel 2008. Le province con più infortuni, nel 2007, sono Milano (9.050), Brescia (5.946) e Bergamo (4.252), quelle che contano il maggio numero di lavoratori stranieri. Per i casi mortali al primo posto spicca Milano (13 morti), seguita da Bergamo (10) e Mantova (7).
Per quanto riguarda le nazionalità, i marocchini sono i più coinvolti, con 4.751 infortuni e 7 decessi nel 2008 (dato provvisorio e ufficioso). Seguono romeni (3.256 incidenti e 7 morti) e albanesi (2.614 infortuni e 3 morti).
(RedSoc/Lombardia)
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