Codice dei contratti pubblici

Le novità che confluiscono nel Codice dei contratti pubblici sono:

- Le aperture del legislatore all’appalto di progettazione e di esecuzione, hanno l’obiettivo di responsabilizzare l’appaltatore rispetto al progetto, prevenendo il contenzioso.
- L’apertura all’offerta più vantaggiosa deve invece favorire la qualità dell’opera ed evitare che, nel contenzioso, l’appaltatore cerchi la compensazione di ribassi insostenibili.
- La riforma della concessione deve consentire, infine, il decollo della finanza di progetto e il massimo coinvolgimento del capitale privato dentro opere di pubblico interesse.
- Nuovi istituti di derivazione comunitaria come l’avvalimento, l’asta elettronica, il sistema dinamico di acquisizione, l’accordo quadro, il dialogo competitivo che prevede, nelle opere, nelle opere particolarmente complesse, la possibilità per le imprese di dialogare “competitivamente” con le amministrazioni per definire le soluzioni tecniche più idonee da porre a basa di gara. La nuova procedura negoziata, inoltre, dispone della maggioranza flessibilità riconosciutale delle previsioni comunitarie.

Per quanto riguarda il REGOLAMENTO, e le principali novità sono:

La previsione di progetti più dettagliati e sempre verificati.
L'obbligo di garanzia globale di esecuzione per i lavori più importanti.
I controlli più incisivi sul sistema di qualificazione.
La maggiore "flessibilità" sui requisiti di qualificazione di costruttori e progettisti.
L'obbligo di verifica dei prezzi a base di gara, da sottoporre ad aggiornamento obbligatorio.
La procedura del dialogo competitivo nei lavori.
Le previsioni più dettagliate per forniture e servizi.
La regolamentazione dell'asta elettronica.
L'introduzione nei servizi della finanza di progetto.
La definizione del contratto di locazione finanziaria di opere pubbliche.
I piani di sicurezza nei cantieri dovranno essere sottoposti a verifica obbligatoria, prima di ogni gara, da parte di strutture tecniche accreditate.
E’ previsto un giro di vite sul lavoro irregolare, quello più esposto agli incidenti.
Il documento unico di regolarità contributiva (DURC) dovrà essere prodotto in tutte le fasi dell'appalto: dalla qualificazione all'aggiudicazione, dalla firma del contratto fino al collaudo. Chi non è in regola non partecipa alle gare e può subire la risoluzione del contratto. La presentazione di un DURC non rispondente a verità equivale a uso di atto falso e punibile ai sensi del codice penale. Le cassi edili, inoltre, verificheranno se il numero dei lavoratori regolari dichiarati nei cantieri è congruo: in caso contrario la stazione appaltante può risolvere il contratto di appalto.
Infine, nel caso di inadempienze contributive e retributive dell'impresa, ogni stazione appaltante provvede a versare contributi e stipendi ai lavoratori, rivalendosi sulle somme spettanti all'appaltatore.
Per quel che concerne le SOA, sono previste sanzioni pecuniarie graduali e consistenti per comportamenti irregolari, fino alla revoca delle autorizzazioni e delle attestazioni e all'esclusione del mercato; tutto il personale delle SOA deve essere in regola con i requisiti di moralità professionale.
Grazie al Codice ed al Regolamento, gli organi di vigilanza hanno gli strumenti normativi per evitare ciò che è successo in passato e operare affinché il mercato delle opere pubbliche veda protagoniste imprese solide, responsabili e pulite.
Inoltre, il Regolamento contiene sia l'obbligo di "verifica" dei prezzi a base di gara, sia meccanismi di selezione delle offerte che non favoriscono ribassi spropositati. E' prevista la verifica obbligatoria dei progetti da porre a base di gara da parte di strutture interne o esterne all'amministrazione ma sempre accreditate che, se sbagliano, pagano. La procedura di affidamento dei servizi di ingegneria è riformulata in modo da garantire la massima trasparenza e da evitare eccessi di ribasso.

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